28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Il presidente della Consob dall'Expo

Vegas: «Dobbiamo dar vita all'unione dei mercati dei capitali, se non ora quando?»

Dopo l'unione bancaria è giunta l'ora di dare vita al progetto di una unione dei mercati dei capitali realmente integrata. La sua realizzazione "sarà decisiva per lo sviluppo economico dell'Europa nel prossimo decennio", ha dichiarato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas.

Rho (askanews) - Dopo l'unione bancaria è giunta l'ora di dare vita al progetto di una unione dei mercati dei capitali realmente integrata. La sua realizzazione «sarà decisiva per lo sviluppo economico dell'Europa nel prossimo decennio» e potrà rappresentare il «cruciale punto di passaggio» verso una vera unione economica e fiscale. Guarda all'Europa il discorso del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, in occasione dell'incontro annuale con il mercato finanziario, riunito quest'anno all'Expo invece che nella consueta cornice di Piazza Affari.

Vegas: La sfida è impegnativa, ma se non ora quando?
La sfida è «impegnativa» ma, ha esortato Vegas citando in apertura e in chiusura di discorso il Talmud, «se non ora quando?». «La crescente liquidità, il cambio favorevole, l'inflazione bassa e il petrolio a buon mercato costituiscono l'indispensabile propellente di un'occasione che non si ripresenterà", ha ammonito Vegas, mettendo tra l'altro in guardia dal rischio di possibili bolle speculative dovuto all'enorme liquidità affluita sui mercati dopo il Quantitative easing della Bce che ha contribuito a innalzare in maniera repentina il valore dei corsi azionari. La moneta unica non basta, ha spiegato Vegas, il livellamento del piano di gioco deve essere sia sul fronte delle leggi, con l'adozione di un Tuf europeo che codifichi in una singola fonte tutte le norme sui mercati finanziari del Vecchio Continente, sia soprattutto sulla tassazione. «Se essa resterà, come è oggi, troppo diversificata fra Paesi, il mercato non potrà mai essere unico e l'Europa sarà meno competitiva», ha detto, citando come esempio l'armonizzazione del trattamento fiscale delle rendite finanziarie. Guardando sempre all'Europa, e a Francoforte in particolare, il presidente della Consob ha sottolineato come i troppi vincoli sul capitale delle banche possano rappresentare un freno all'economia.

Serve un'agenzia europea per le pmi
«E' necessaria una riflessione approfondita sull'attuale tendenza della regolamentazione a focalizzarsi quasi esclusivamente sui profili di stabilità, trascurando gli effetti che, da questo approccio, possono ricadere sulla crescita economica e sulla funzionalità stessa del sistema finanziario - ha detto Vegas - Un'eccessiva attenzione dei regolatori europei ai profili di stabilità può introdurre nuovi e diversi rischi nei mercati finanziari, portando a una contrazione dell'attività produttiva». In un Paese, poi, come l'Italia, dove le imprese, specialmente le pmi, dipendono ancora fortemente dal canale di finanziamento bancario. «Un'anomalia che è stata sottovalutata - ha ammonito Vegas - mentre la diversificazione delle fonti di finanziamento» è necessaria «per assicurare al settore produttivo una provvista di capitali adeguata e stabile nel tempo». E proprio l'Italia, uno dei Paesi a più alto tasso di risparmio delle famiglie nel confronto internazionale, avrebbe lo spazio, ha spiegato Vegas, per favorire lo sviluppo del mercato dei capitali, tanto più oggi in un contesto in cui i rendimenti dei titoli di Stato e dei depositi si sono fortemente assottigliati. Ma per favorire ciò, ha rilevato ancora una volta il presidente della Consob, occorre offrire un mercato finanziario adeguatamente sviluppato, proseguendo nel percorso di semplificazione normativa. Un passo in avanti per consentire agli investitori di far affluire risorse alle piccole imprese non quotate può essere rappresentato dalla creazione di un'agenzia europea per le pmi, che assicurerebbe la raccolta e la diffusione delle informazioni economiche e finanziarie attraverso un unico sistema informativo pubblico. «Si creerebbe una sorta di vetrina per le pmi che vogliono aprirsi al mercato dei capitali», ha spiegato Vegas che ha candidato Milano e il sito di Expo in particolare come luogo ideale per insediare l'agenzia. «Milano possiede la naturale vocazione a ospitare un polo delle conoscenze a supporto delle imprese e degli investitori", ha concluso Vegas.