17 agosto 2025
Aggiornato 10:30
L'occupazione scende al 55,5%

Calderoli: «Renzi si dimetta, altro che fiducia»

«Con quale coraggio si può votare la fiducia a questo governo proprio oggi, nel giorno in cui l'Istat certifica uno dei più gravi fallimenti renziani. Che fine hanno fatto gli sbandierati effetti benefici sull'occupazione del famoso jobs act e dei tanto esalta 80 euro elettorali?»

Roma (askanews) - Continua a calare l'occupazione in Italia. A marzo gli occupati sono diminuiti di 59mila unità su base mensile. E' quanto emerge dalla stima provvisoria diffusa dall'Istat. «E' presto per vedere i risultati del Jobs act», fanno notare i tecnici dell'Istituto spiegando che il provvedimento è entrato in vigore «il 6 marzo e per far ripartire il mercato del lavoro ci vuole tempo». In un anno si sono persi 70mila occupati. A marzo il tasso di occupazione è sceso al 55,5%. Dalla produzione «i segnali sono ancora deboli», hanno sottolineato i tecnici dell'Istat e, dunque, «servirà più tempo per far ripartire il mercato del lavoro che permane in difficoltà».

Calderoli: L'Istat ha certificato il fallimento del governo Renzi
«Con quale coraggio si può votare la fiducia a questo governo proprio oggi, nel giorno in cui l'Istat certifica uno dei più gravi fallimenti renziani. Che fine hanno fatto gli sbandierati effetti benefici sull'occupazione del famoso 'jobs act' e dei tanto esalta 80 euro elettorali?». Lo ha affermato in una dichiarazione il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli. «La triste realtà ci parla di una disoccupazione in preoccupante crescita al 13% - ha detto l'esponente della Lega- con un aumento del 4,4% nell'ultimo anno e tocca addirittura il 43,1% tra i giovani». E insiste: «Come si fa a mandare avanti chi ha ottenuto risultati così negativi?». Calderoli ha auspicato che «domani Renzi, in occasione della festa dei Lavoratori, anziché regalarci il suo ennesimo show per l'apertura di Expo, omaggi tutti gli italiani con le proprie dimissioni consentendo finalmente che la democratica espressione del voto da parte dei cittadini possa mettere fine - ha concluso- all'infinita serie di disastri che gli ultimi tre governi, nessuno dei quali eletto, hanno purtroppo prodotto».