28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
«E' un'azienda solida, indipendentemente dall'andamento dei prezzi del petrolio»

Il governo cederà quote di ENI, anzi no

«La risposta riportata dalle agenzie di stampa sulla eventuale cessione di una quota risente in realtà di un misunderstanding: intendevo infatti riferirmi alla messa sul mercato già realizzata di una quota Enel», ha dichiarato il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

ROMA - «La risposta riportata dalle agenzie di stampa sulla eventuale cessione di una quota Eni risente in realtà di un misunderstanding: intendevo infatti riferirmi alla messa sul mercato già realizzata di una quota Enel», ha dichiarato il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Il ministero dell'Economia ha precisato che «non è prevista la collocazione di quote Eni sul mercato». E' quanto si legge in una nota del Tesoro.

LE DICHIARAZIONI SMENTITE - In precedenza varie agenzie di stampa avevano riportato queste parole di De Vincenti: «Con Eni faremo qualcosa di simile di quanto già fatto con Enel». Sempre secondo le dichiarazioni poi smentite dal viceministro, era stato sottolineato: «Il punto è che si tratta di partecipazioni di riferimento del pubblico in quanto si tratta di aziende strategiche. Dunque, quello che metteremo sul mercato è limitato per mantenere il ruolo di riferimento dell'azionista pubblico».

ENI SOLIDISSIMA - Per quanto riguarda invece il colosso energetico italiano, che nei giorni scorsi ha presentato il piano strategico 2015-2018 dove ha tagliato gli investimenti del 17 per cento e ha proposto un dividendo di 80 centesimi per azione, contro l'1,12 dell'anno scorso, De Vincenti ha detto a margine della presentazione del rapporto Met 2015: «Eni è un'azienda solida, indipendentemente dall'andamento dei prezzi del petrolio, ha prospettive solidissime».