29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Tripoli «manterrà il ruolo di fornitore strategico per l'Italia e l'Europa»

Buone nuove per ENI dalla Libia e dall'Indonesia

Il Cane a sei zampe ha reso noto di aver trovato ingenti quantitativi di gas in Asia e Nord Africa. Intanto circolano insistenti voci per un cambio di vertici nella controllata Saipem. A sostituire l'ad Umberto Vergine arriverebbe, secondo Reuters, Stefano Cao.

ROMA – Eni ha reso noto di aver trovato ingenti quantitativi di gas in Indonesia e in Libia. La notizia è stata diffusa dopo la pubblicazione del piano strategico 2015-2018 e dopo l'annuncio di un accordo quadro per investire 5 miliardi di dollari nelle attività oil&gas in Egitto. Intanto da giorni circolano insistenti voci sulla sostituzione di Umberto Vergine come amministratore delegato della controllata Saipem.

20 MILIARDI DI METRI CUBI IN PIÙ IN INDONESIA - Il Cane a sei zampe ha fatto sapere che dopo gli studi successivi all'attività di perforazione esplorativa sulla scoperta a gas di Merakes 1 (nell'offshore profondo dell'Indonesia nel blocco East Sepinngan, dove è operatore di blocco con l'85% delle quote) è stato rilevato «un considerevole incremento del potenziale delle risorse di gas in posto». Secondo questi nuovi dati il potenziale di Merakes è stimato a oltre 56 miliardi di metri cubi di gas in posto, contro i 36 previsti in precedenza.

SIGNIFICATIVE SCOPERTE IN LIBIA - Il colosso energetico italiano inoltre ha effettuato una significativa scoperta a gas e condensati nell'offshore libico, nel prospetto esplorativo Bahr Essalam Sud, a 82 chilometri dalla costa e a 22 chilometri dal campo in produzione di Bahr Essalam. Eni, attraverso Eni North Africa BV, è operatore dell'Area D con la quota del 100% nella fase esplorativa. Durante il test di produzione il pozzo ha prodotto circa 1 milione di metri cubi al giorno di gas e oltre 600 barili al giorno di condensati, livello produttivo limitato dalla capacità ridotta in fase di test delle infrastrutture di superficie. Si stima che in assetto di produzione il pozzo possa erogare oltre 1,5 milioni di metri cubi al giorno di gas e 1.000 barili giornalieri di condensato. «Lo sviluppo futuro delle risorse di gas naturale presenti in Libia - ha sottolineato Eni - delle quali questo risultato conferma il grande potenziale, consentirà di supportare la crescita dei consumi e dell'industria domestici, consentendo al Paese di mantenere il ruolo di fornitore strategico per l'Italia e l'Europa».

I RUMORS SU SAIPEM - Per quanto riguarda Saipem invece, che il 30 aprile rinnoverà il proprio consiglio di amministrazione, secondo Reuters Stefano Cao (presidente esecutivo di Saipem fino al 2000 e poi direttore generale della divisione E&P fino al 2008 per Eni) sarà il nuovo amministratore delegato. L'agenzia stampa ha spiegato di aver ricevuto la «soffiata» da due «fonti vicine alla vicenda». Il primo informatore avrebbe detto che Cao sarebbe gradito sia all'azienda che al governo. La seconda fonte invece ha dato la cosa per fatta. Altri hanno sostenuto che al nome di Cao sarebbe stato opposto anche quello di un'altro ex dirigente Eni, Daniele Rossi. Inoltre vi sarebbero novità in vista anche per la presidenza di Saipem, alla quale potrebbe approdare Paolo Andrea Colombo, ora consigliere in Alitalia e Mediaset, in passato anche di Eni.