Energia: prezzi giù del 7,1%. L'Italia entra nel Multi-Regional Coupling

ROMA - Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha comunicato che la scorsa settimana (dal 16 al 22 febbraio), il prezzo medio di acquisto dell'energia nella borsa elettrica è sceso del 7,1 per cento a 53,92 euro/MWh. Il prezzo medio di vendita è variato tra 53,06 euro/MWh del Sud e 57,25 euro/MWh della Sicilia. In flessione anche i volumi di energia elettrica scambiati in borsa, pari a 3,8 milioni di MWh (-2,5%) e la liquidità del mercato attestatasi al 65,7 per cento (-0,8 punti percentuali).

LANCIATO MARKET COUPLING - Il Gestore dei mercati energetici (Gme) invece ha fatto sapere che oggi è stato lanciato con successo il market coupling sulle frontiere italiane. Le frontiere italo-austriaca, italo-francese e italo-slovena, ha spiegato il Gme, sono state accoppiate con il Multi-Regional Coupling, collegandosi alla maggior parte dei mercati elettrici dell'Unione europea, dalla Finlandia al Portogallo e alla Slovenia. Per la prima volta, quindi, la capacità sulle frontiere italo-austriaca, italo-francese e italo-slovena è stata assegnata implicitamente attraverso la soluzione Price Coupling of Regions per i mercati del giorno prima. «Questo accoppiamento del prezzo pieno - è spiegato in una nota - permette il calcolo simultaneo dei prezzi dell'energia elettrica e dei flussi transfrontalieri in tutta la regione. Ciò porterà un beneficio ai consumatori finali derivate da un uso più efficiente della rete elettrica e delle infrastrutture transfrontaliere come conseguenza di un maggiore coordinamento tra i mercati dell'energia». I mercati day-ahead estesi al market coupling sulle frontiere italiane, attualmente coprono 19 paesi europei con consumi elettrici annuali di circa 2.800 TWh. La quantità media giornaliera oggetto di clearing in tali paesi sarà di oltre 4 TWh, pari ad un controvalore medio giornaliero di oltre 150 milioni di euro.