17 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Gli industriali del Lazio bacchettano il premier

Matteo, l'amatriciana non c'entra niente con la mafia

Dopo l'accostamento fatto ieri durante l'Assemblea Pd tra la vicenda di Mafia Capitale e l'amatriciana, Unindustria rimprovera il premier. E lo invita Renzi a visitare Amatrice e le sue imprese e a degustare un'amatriciana

ROMA - «Noi come sistema delle imprese abbiamo sempre apprezzato la sensibilità con la quale il presidente del Consiglio difende in ogni occasione nazionale ed internazionale il made in Italy, abbiamo colto con molto stupore l'accostamento fatto ieri durante l'Assemblea Pd tra la brutta vicenda della mafia romana e l'amatriciana, quando il Premier ha definito i protagonisti della vicenda come tangentari all'amatriciana». Lo ha dichiarato Gianfranco Castelli vicepresidente di Unindustria con delega Lazio per Expo 2015.

CASTELLI: RENZI SI FACCIA UN'AMATRICIANA «Ci rendiamo conto che è stata una battuta estemporanea - continua Castelli- ma ciò non toglie che questa uscita possa causare un danno importante ad un territorio così ricco di storia e rinomato per le sue eccellenze gastronomiche, proprio a ridosso dell'Expo dedicato al food. Cogliamo l'occasione per invitare Renzi a visitare Amatrice e le sue imprese e degustare il piatto tipico della tradizione culinaria locale che tanto prestigio e notorietà conferisce al food Made in Italy. Inoltre la visita del Premier potrebbe essere anche il momento ideale per inaugurare la scuola alberghiera di Amatrice, uno dei custodi dei segreti della ricetta originale di questo piatto che, grazie all'intervento economico di Unindustria, è stata salvata da una sicura chiusura. La partecipazione del Presidente del Consiglio - conclude Castelli - riscatterebbe infine l'espressione "all'amatriciana" da tutte le allusioni negative cui spesso in maniera del tutto infelice e del tutto inappropriata è stata accostata».