27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Workers buyout per combattere la crisi

Confcooperative lanciano un progetto per le start up dei giovani

Dopo un lungo periodo di flessione, il mercato del lavoro italiano "mostra i primi segnali di stabilizzazione". Nel 2014 il tasso di disoccupazione continuerà a crescere, per poi tornare a diminuire nel 2015. Un messaggio forte e chiaro arriva dal presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, che lancia l'idea del workers buyout in cooperativa per combattere crisi e disoccupazione giovanile.

ROMA - Dopo un lungo periodo di flessione, il mercato del lavoro italiano «mostra i primi segnali di stabilizzazione». Nel 2014, a seguito della dinamica già osservata nella prima parte dell'anno e in considerazione delle attuali condizioni del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione continuerà a crescere (12,5%, tre decimi in più rispetto al 2013), per poi tornare lievemente a diminuire nel 2015 (12,4%) e nel 2016 (12,1%). Lo prevede l'Istat nelle Prospettive per l'economia italiana. Un messaggio forte e chiaro arriva dal presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, che lancia l'idea del workers buyout in cooperativa per combattere crisi e disoccupazione giovanile.

WORKERS BUYOUT PER COMBATTERE LA CRISI - «Workers buyout in cooperativa per sfidare la crisi. E' il protagonismo dei cittadini che avanza, che si autorganizza e traduce un bisogno in una risposta. Un impegno questo che non solo riafferma il ruolo dell'art. 45 della Costituzione, ma consente a pezzi di paese di intravedere un percorso di futuro e di speranza». A sottolinearlo è il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, intervenendo a «Futuro presente» libro che raccoglie 24 storie di workers buyout nate negli ultimi anni due anni in Emilia Romagna per un totale di oltre 700 persone occupate. Tra le cooperative c'é chi organizza spettacoli teatrali, chi fa segnaletica stradale, chi produce birra artigianale, chi è attivo nell'accoglienza e mediazione culturale, oppure nella ricerca scientifica, nel cohousing solidale, nel design sartoriale, o, ancora, nella carpenteria, nelle costruzioni, nei servizi informatici.

LAVORO E GIOVANI SONO LA PRIMA EMERGENZA NEL PAESE - «Esempi dai quali emerge la forza e l'intersettorialitá del modello cooperativo che punta alla valorizzazione economica e sociale del territorio. É il nostro modo di fare rappresentanza. In settimana lanceremo Coop Up - ha aggiunto Gardini - il progetto di startup giovanile in cooperativa. Innescare sviluppo sul territorio. É così che #italiariparte. É il nostro modo di fare rappresentanza. Generare sviluppo e accompagnare i giovani nel loro percorso imprenditoriale. Papa Francesco chiede espressamente di affrontare la prima emergenza del paese: lavoro e giovani che per noi vuol dire dare risposte concrete, non solo dare lo stipendio, ma disegnare modelli di sviluppo permanenti».

PADOAN, RILANCIAMO IL MADE IN ITALY - Per chiudere, un invito a investire in Italia Gardini lo fa al mondo dell'impresa: «Il ministro Padoan al termine dell'incontro con le parti sociali ci ha detto: ora tocca alle imprese. Credo che le imprese debbano tornare a essere realmente Made in italy: lavorando in Italia, prodotto Italiano, con manodopera italiana per poi fare export e internazionalizzazione».