25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
L'allarme della Coldiretti

«OGM vero rischio per il made in Italy»

Lo sottolinea Cinzia Coduti, responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti, intervenuta nella giornata conclusiva dell'XI Forum dell'informaizione ambientale organizzato da Greenaccord Onlus e dal Comune di Napoli.

NAPOLI - La diffusione degli Ogm mette in pericolo la diversità e la qualità dei prodotti agrolimentari made in Italy. Lo sottolinea Cinzia Coduti, responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti, intervenuta nella giornata conclusiva dell'XI Forum dell'informaizione ambientale organizzato da Greenaccord Onlus e dal Comune di Napoli. «Dagli Anni '90 le colture agricole hanno perso il 75% della diversità genetica. - dice Coduti - Il vero problema è bloccare questa diminuzione e distribuire meglio la produzione e il consumo di cibo, non di autorizzare l'utilizzo di organismi geneticamente modificati».

«Alla base della nostra contrarietà - osserva Coduti - c'è la volontà di difendere la nostra distintività e unicità, che passa attraverso la bellezza del nostro territorio e delle diverse produzioni agroalimentari che permettono al made in Italy di essere conosciuto, apprezzato e invidiato in tutto il mondo».

C'è poi l'esigenza di evitare un'omologazione di gusti e prodotti che certamente non è utile né per i consumatori né per l'ambiente. «Noi possiamo fare tanto e avere tanto dalle nostre produzioni già oggi, senza ricorrere agli Ogm, tutelando al tempo stesso biodiversità, territori e conservazione delle risorse naturali», commenta Coduti, che sottolinea al tempo stesso i pericoli per la salute pubblica derivante dall'uso di materie prime geneticamente modificate che potrebbero causare danni nel medio e lungo periodo.

In tre parole: principio di precauzione. «Un principio più volte ricordato in numerose sentenze della magistratura italiana ed europea. Pochi mesi fa, ad esempio, il Tribunale amministrativo del Lazio ha sentenziato che quando sussistono incertezze riguardo all'esistenza o alla portata di rischi per la salute delle persone, possono essere adottate misure protettive senza dover attendere che siano esaurientemente dimostrate la realtà e la gravità dei rischi».

Infine Coldiretti sollecita una maggiore attenzione sull'importanza di un'educazione alimentare che coinvolga tutte le generazioni. «L'informazione corretta è essenziale. Dobbiamo abituarci a distinguere le differenze tra i prodotti, la loro provenienza, il loro metodo di coltivazione. Dobbiamo insegnare a leggere bene le etichette per capire che cosa compriamo». Una scelta consapevole sul nostro stile di alimentazione che può fare la differenza. Per la salute di ciascuno di noi e per il futuro dell'ambiente.