19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
L'analisi

Turismo in Italia, sembra di essere sulle montagne russe

Lo afferma la Federalberghi sulla base di un'analisi del suo centro studi: «Nel primo semestre 2014 l'andamento del settore è stato a corrente alternata, ciò non consente alle imprese di comprendere se esista davvero una ripresa nè se possano permettersi il lusso di avviare nuovi investimenti, che pure sarebbero necessari».

ROMA - Partenza «fiacca» per la stagione delle vacanze estive, con un -0,3% per gli italiani a giugno, in parte compensato da un +2,6% su base annua per gli stranieri in Italia. Lo afferma la Federalberghi sulla base di un'analisi del suo centro studi. «Sembra di essere sulle montagne russe - sostiene il presidente Bernabò Bocca - con un andamento del settore a corrente alternata, che non consente alle imprese di comprendere se esista davvero una ripresa nè se possano permettersi il lusso di avviare nuovi investimenti, che pure sarebbero necessari».

I dati del primo semestre 2014
Il primo semestre del 2014 «è stato connotato dall'alternarsi di cali e picchi di crescita sia degli italiani sia degli stranieri, rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli italiani a gennaio hanno avuto un lieve calo (-0,6%), per poi scendere a febbraio (-4,3%) e marzo (-0,3%) e risalire ad aprile (+7,7%) e a maggio (+7,1%), con una ricaduta a giugno (-0,3%)».
Gli stranieri invece «sono andati abbastanza bene a gennaio (+1,7%) e febbraio (+1,2%), in discesa a marzo (-2,1%), in impennata ad aprile (+11,6%), in calo a maggio (-1,7%) e di nuovo in recupero a giugno (+2,6%)". Nel complesso, dal primo gennaio al 30 giugno "si conferma la prevalenza della componente estera su quella interna, con una quota di mercato che si è attestata al 51,8% rispetto al 48,2% degli italiani».

Il mercato interno sconta le difficoltà economiche
Il primo semestre, aggiunge la Federalberghi, segna «un +2% di presenze complessive, con gli stranieri che si confermano in crescita (+2,3%) e un segnale di recupero dei clienti italiani (+1,8%), seppur non sufficiente a recuperare le contrazioni degli anni passati».
«Mentre la domanda internazionale - spiega Bocca - continua a premiare l'Italia, che viene preferita anche grazie a un buon rapporto tra qualità e prezzo, il mercato interno continua a scontare le difficoltà economiche e la ridotta capacità di spesa che affliggono i nostri connazionali. Questo accresce la sofferenza di quelle località e quei segmenti di mercato popolati in prevalenza da clientela italiana».

Assunzioni a tempo determinato
«La volubilità del mercato - secondo il presidente della Federalberghi - oltre a erodere i margini aziendali, sempre più compressi tra un regime di costi e imposte crescenti e un bilancio di prezzi e ricavi calanti, si ripercuote inevitabilmente anche sull'occupazione, con le imprese costrette a privilegiare le assunzioni a tempo determinato, per contenere i costi fissi e inseguire una domanda altalenante».

Turismo fondamentale per lo sviluppo
Nei giorni scorsi la Camera ha dato il primo via libera al decreto cultura, che contiene strumenti utili a sostenere la competitività del sistema di offerta turistica, incentivando le imprese che investiranno nella riqualificazione delle strutture ricettive e nel commercio elettronico dei servizi turistici, «nonchè i cittadini e le imprese che contribuiranno al restauro dei beni culturali».
«Lo spirito bipartisan - conclude Bocca - che fin qui ha caratterizzato l'iter del decreto ci aiuta a sperare che il nostro Paese stia finalmente iniziando ad acquisire consapevolezza del ruolo che il turismo può giocare per lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione».