Imprese e PA, aumenta il «costo» della burocrazia
In base all'indagine annuale realizzata dalla fondazione Promo Pa su un campione di 1.900 piccole imprese (con meno di 50 addetti) su tutto il territorio nazionale «il costo medio complessivo sostenuto da queste realtà imprenditoriali per espletare gli adempimenti amministrativi sfiora i 12mila euro all'anno. Negli ultimi 7 anni il costo è aumentato di oltre 1.900 euro (+19%)».
MESTRE - I tempi di attesa agli sportelli pubblici sono in aumento. Lo afferma la Cgia, secondo cui «negli ultimi 10 anni il numero di persone che attendono più di 20 minuti agli sportelli dell'ufficio anagrafe è cresciuto del 43,7%». Infatti nel 2003 «12,6 persone su 100 lamentavano tempi di attesa superiori ai 20 minuti: 10 anni dopo, la coda all'anagrafe è arrivata a durare più di 20 minuti per 18,1 persone su 100». Una tendenza «riscontrabile dalle varie indagini sulle famiglie realizzate annualmente dall'Istat».
Per gli sportelli Asl, secondo la Cgia, nell'ultimo decennio «l'aumento delle vittime dell'inefficienza della sanità pubblica è stato del 21,2%. Se nel 2003 ben 41 persone su 100 avevano riscontrato un'attesa allo sportello superiore ai 20 minuti, dieci anni dopo la fila si è idealmente allungata di 8 persone». Nel 2013 quindi «ben 49,7 persone su 100 hanno denunciato di aver atteso più di 20 minuti di fronte agli sportelli dell'Asl».
«I cittadini e le piccole imprese - sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - per ottenere un certificato sono ormai sottoposti a una vera e propria via crucis. Nonostante la diffusione dell'informatizzazione abbia consentito di aumentare la produttività del sistema pubblico, in molti uffici la fila agli sportelli è comunque aumentata. Non certo per colpa di chi ci lavora - aggiunge - ma per gli effetti di leggi, decreti e circolari scriteriate che, spesso in contraddizione tra loro, hanno aumentato la burocrazia, complicando la vita dei cittadini e, in molti casi, anche quella dei dipendenti pubblici».
Sul territorio, spiega la Cgia, «i tempi di attesa sono drammatici soprattutto nel Centro-sud. Per le Asl, ad esempio, nel 2013 il 70% dei calabresi ha denunciato di aver atteso oltre 20 minuti, mentre in Sicilia la percentuale è stata del 66,6% e nel Lazio del 62,5%».
Per gli sportelli dell'anagrafe, invece, «i Comuni meno virtuosi sono quelli del Lazio. Nel 2013, 38,5 laziali su 100 hanno detto di aver atteso oltre 20 minuti; al secondo posto ci sono i toscani, con il 22,3%, e al terzo i sardi, con il 20,1%. Negli ultimi 10 anni la variazione percentuale è più che raddoppiata (+112,4%)».
Se per i cittadini «le cose sono peggiorate, anche per le aziende il peso della burocrazia è in costante aumento». Secondo i dati della presidenza del consiglio, «il costo annuo che grava sulle Pmi (aziende con meno di 250 addetti) sfiora i 31 miliardi. Per ciascuna di queste piccole e medie imprese si stima che l'aggravio economico sia pari a 7mila euro all'anno».
In base all'indagine annuale realizzata dalla fondazione Promo Pa su un campione di 1.900 piccole imprese (con meno di 50 addetti) su tutto il territorio nazionale, conclude la Cgia, «il costo medio complessivo sostenuto da queste realtà imprenditoriali per espletare gli adempimenti amministrativi sfiora i 12mila euro all'anno. Negli ultimi 7 anni il costo è aumentato di oltre 1.900 euro (+19%)».
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