24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Conti pubblici

Anche per Bruxelles il nostro Pil nel 2013 al -1,8% e al +0,7 nel 2014

La Commissione UE vede una «graduale e lieve ripresa a partire dal quarto trimestre» per l'Italia, nelle sue previsioni economiche autunnali. Rehn ha espresso «fiducia vero le autorità italiane» sul fatto che «qualunque cambiamento» al quadro di bilancio del Paese verrà «finanziato in maniera credibile»

BRUXELLES - La Commissione europea ha previsto una «graduale e lieve ripresa a partire dal quarto trimestre» per l'Italia, nelle sue previsioni economiche autunnali. La stima sul Pil 2013 è stata rivista in peggio, al meno 1,8 per cento, ma è stata confermata l'attesa di un più 0,7 per cento nel 2014; sul 2015 è attesa una accelerazione al più 1,5 per cento.

VICINI A SVOLTA IN RECESSIONE - «Gli indicatori disponibili suggeriscono che la recessione potrebbe essere vicina ad una svolta, ha affermato la Commissione. A luglio e ad agosto la produzione industriale è calata, segnalando una ulteriore moderata contrazione del prodotto nel terzo trimestre. Tuttavia, il miglioramento visto sulla fiducia delle imprese cui si è assistito dall'inizio dell'estate, prevalentemente dovuto al una valutazione positiva degli ordinativi volti all'export, suggerisce una graduale e leggera ripresa a partire dal quarto trimestre».

SCENDE DEFICIT/PIL - Quanto al deficit è dentro i limiti consentiti, ma il debito pubblico è ancora in crescita in Italia: la Commissione europea ha stimato un rapporto disavanzo-Pil al 3 per cento quest'anno, al 2,7 per cento nel 2014, grazie alla legge di stabilità, e al 2,5 per cento nel 2015. Il debito però salirà al 133 per cento del Pil quest'anno, al 134 per cento nel 2014, mentre nel 2015 si modererà al 133,1 per cento.

DISOCCUPAZIONE AL +12% - Da Bruxelles hanno rivisto in peggio le già elevate previsioni di disoccupazione in Italia (prima era previsto l'11,8% nel 2013 e al 12,2 nel 2014, ndr), che si attesterà sistematicamente sopra il 12 per cento nel triennio 2013-2015. Dal 12,2 per cento di quest'anno toccherà un picco del 12,4 nel 2014, mentre nel 2015 si modererà al 12,1 per cento. A riflesso della prolungata recessione, in Italia «l'occupazione continuerà a calare quest'anno si stabilizzerà nel 2014 e si riprenderà solo nel 2015», hanno scritto nelle previsioni autunnali dell'Ue.

REHN, ITALIA CREDIBILE - Il Commissario europeo agli affari economici Olli Rehn ha espresso «fiducia vero le autorità italiane» sul fatto che «qualunque cambiamento» al quadro di bilancio del Paese verrà «finanziato in maniera credibile». Nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche autunnali, Rehn ha poi ricordato che la stima del deficit-Pil 2013 al 3 per cento «incorpora la piena attuazione delle misure di aggiustamento previste», tra cui nei mesi finali dell'anno «ci sono tasse da raccogliere e tagli alla spesa da attuare».

ITALIA SIMILE A SPAGNA - La prossima settimana, ha poi detto Rehn, ci sarà una prima valutazione della Ue sulla legge di stabilità, come su tutti i piani di bilancio per il 2014 presentati dagli altri Paesi dell'Ue. Rehn, ha menzionato insieme Italia e Spagna, come casi simili per quanto riguarda l'andamento del Pil, che per entrambi i Paesi si contrarrà ancora quest'anno, ritornando però alla crescita nel terzo trimestre in Spagna e nel quarto in Italia: «In entrambi i Paesi c'è ancora bisogno di aggiustamenti, come si vede dal fatto - ha osservato Rehn - che la disoccupazione in Spagna è intollerabilmente alta, anche se sembra che recentemente si stia stabilizzando».
Il commissario ha poi sottolineato che ora le esportazioni nette sono ora «l'elemento trainante della crescita» per Madrid, ma senza precisare altro riguardo all'Italia.
«Entrambi i Paesi - ha concluso Rehn - hanno riportato in attivo i loro saldi delle partite correnti».