18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Pubblica Amministrazione | Precariato

Decreto Pa, Letta incassa l'ok della Cgil e del PD

Plausi alle ultime decisioni del Cdm in materia di Pubblica amministrazione dal Partito democratico: «Recepite gran parte nostre proposte», dalla Camera del lavoro: «primi passo per risolvere precarietà degli statali»

ROMA - Le ultime novità introdotte dal Consiglio di ministri (Cdm) in tema di Pubblica amministrazione (Pa) hanno riscosso reazioni favorevoli da Sergio D'Antoni (Pd) che ha sottolineato «la giusta direzione» presa dal governo. Sul fronte politico unica voce polemica quella di Renato Brunetta (Pdl): «Alcune scelte poco serie, darò battaglia in Parlamento».
Dalla «società civile» invece, accoglienza tiepida ma comunque positiva da parte del segretario Cgil, Nicola Nicolosi: «E' stata data una risposta parziale non ancora sufficiente per dare una soluzione complessiva al tema della precarietà nella Pa». Contento anche don Luigi Ciotti di Libera: «Bene che i testimoni di giustizia vengano assunti, ma non togliamo limite di posti».

IL PD - «Il decreto sulla Pa varato oggi dal Consiglio dei ministri va nella giusta direzione, integrando misure che rispondono alla esigenza di razionalizzazione, stabilità e trasparenza. Provvedimenti che, ad una prima lettura dei titoli, sembrano recepire una buona parte delle proposte del Partito democratico (Pd)». Questa la nota del presidente del Forum sulla riforma della pubblica amministrazione del Pd, Sergio D'Antoni.
D'Antoni ha comunque sottolineato che il suo partito «si impegna tuttavia sin da ora a migliorare il testo in parlamento lavorando perché vengano fatti valere concretamente i diritti di tutti i lavoratori precari e dei tanti vincitori e idonei mai immessi in ruolo».

BRUNETTA, AGENZIA PER FONDI UE POCO SERIA - Il capogruppo del Popolo della libertà (Pdl) alla Camera, Renato Brunetta, ha attaccato la scelta di creare un'Agenzia ad hoc per gestire i fondi strutturali europei: «Non mi sembra molto serio assumere 120 persone per non perdere soldi dei fondi europei quando ci sono agenzie già esistenti con 300-400 persone, già pagate, che potrebbe far già questo. Su questo darò battaglia in Parlamento».
Poi Brunetta, intervistato da Radio anch'io su Radio 1, ha detto di non essere «pienamente soddisfatto» sul tema dei precari, dove avrebbe preferito lo svolgimento di «concorsi, concorsi, concorsi».

CGIL, PRIMI PASSI PER PRECARI - Il decreto legge sulla Pubblica amministrazione approvato oggi dal Consiglio dei ministri «rappresenta un primo passo, una risposta parziale non ancora sufficiente per dare una soluzione complessiva al tema della precarietà nella Pa», ha detto il segretario confederale della Cgil, Nicola Nicolosi.

Con le regole introdotte dal dl, infatti, ha spiegato il dirigente sindacale, «una larga fetta dei lavoratori precari, coloro che in tutti questi anni hanno portato avanti in condizioni estremamente difficili la pubblica amministrazione, rimarrà esclusa dai processi di stabilizzazione. Ecco perché - ha proseguito Nicolosi - esprimiamo un giudizio articolato sul provvedimento approvato: positivo il passo in avanti compiuto dal governo ma per quanto ci riguarda resta intatto il tema di come dare soluzione definitiva alla questione della precarietà nella Pa».

DON CIOTTI, BENE ASSUNZIONE TESTIMONI - Bene l'assunzione dei testimoni di giustizia nell'ambito del decreto sulla pubblica amministrazione approvato oggi dal Consiglio dei ministri ma questa «non sia condizionata alla disponibilità dei posti» ha affermato Don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera.

«E' un buon provvedimento per almeno due motivi - spiega - In primo luogo perché riconosce il debito morale dello Stato verso persone che si sono messe in gioco per il bene di tutti, scegliendo di non tacere di fronte a fatti molto gravi di cui sono state testimoni. In secondo luogo - ha proseguito - perché il provvedimento estende al testimone di giustizia i diritti giustamente previsti per i famigliari delle vittime delle mafie, sottolineando la profonda funzione civile e sociale che gli uni e gli altri portano in termini di crescita della cultura della legalità e della responsabilità nel nostro Paese»..
Il sacerdote ha quindi concluso: «Ci sia concessa solo una riserva. Il provvedimento stabilisce che, come per i famigliari delle vittime, l'assunzione sia condizionata alla disponibilità di posti, diversamente da quello che succede ad esempio in Sicilia, dove la Regione ha previsto, proprio nel segno di un risarcimento morale, l'assunzione anche in sovrannumero. Ci auguriamo che questo nodo venga al più presto superato».