18 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Banche

Barnier: «Nessun rinvio, su bonus e Basilea 3 c'è l'accordo»

Lo ha chiarito il commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, prima a margine e poi durante la conferenza stampa finale della riunione dell'Ecofin, questo pomeriggio a Bruxelles

BRUXELLES - Non c'è nessun rinvio sul pacchetto legislativo Ue che recepisce gli accordi Basilea III sui requisiti di capitale per le banche e che limita i bonus dei banchieri: l'accordo politico del Consiglio Ecofin sul testo di compromesso con il Parlamento europeo c'è stato, la presidenza di turno irlandese ne ha preso atto, e ci sono solo alcuni dettagli tecnici da affinare, insieme all'Europarlamento e alla Commissione europea, prima del voto finale che comunque non era previsto per oggi. Lo ha chiarito il commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, prima a margine e poi durante la conferenza stampa finale della riunione dell'Ecofin, questo pomeriggio a Bruxelles. Il pacchetto stabilisce, fra l'altro, che i bonus dei banchieri possono essere pari al massimo al 100% della remunerazione fissa, e al 200% se lo vuole la maggioranza degli azionisti.

MANCANO DETTAGLI TECNICI - «Non ci sono ambiguità: oggi non si doveva adottare un testo giuridico, che d'altra parte non era ancora pronto, ma si trattava solo di raggiungere un accordo politico, che c'è stato, sul compromesso con il Parlamento europeo. Il quadro generale, la sostanza, non verranno modificati, così come i tetti ('capping', ndr) alle remunerazioni dei banchieri», ha puntualizzato Barnier. Proprio a questi tetti si opponevano i britannici, che però non possono bloccare la decisione finale, che può essere presa a maggioranza qualificata.
Diversi media europei, tuttavia, avevano interpretato come un «rinvio» (e dunque un mancato accordo) la decisione della presidenza irlandese di turno dell'Ecofin di affinare alcuni «dettagli tecnici» nel prosieguo del negoziato con l'Europarlamento nei prossimi giorni, nel tentativo (improbabile) di convincere Londra. L'interpretazione negativa del rinvio è stata condivisa (forse con troppa fretta) persino dal presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, che in un comunicato ha espresso «profondo rammarico» per quello che ha considerato come un mancato accordo.