20 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La questione salariale

Bonanni: Alzare gli stipendi e tagliare le tasse

Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui «se nel biennio 1992-93 ci fu bisogno di un patto sociale per abbattere l'inflazione, oggi occorre un nuovo patto per alzare i salari, tagliare le tasse e rilanciare l'economia»

ROMA - La questione salariale è «la vera emergenza del Paese». Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui «se nel biennio 1992-93 ci fu bisogno di un patto sociale per abbattere l'inflazione, oggi occorre un nuovo patto per alzare i salari, tagliare le tasse e rilanciare l'economia».
«I dati sull'andamento negativo dei salari - spiega Bonanni in una nota - confermano che l'economia italiana è ferma come nei primi anni del dopoguerra. Senza una svolta sui salari non sarà possibile nè alzare i consumi nè sostenere la produzione industriale e l'occupazione».
«Le troppe tasse sugli stipendi - aggiunge il leader della Cisl - stanno strangolando le famiglie, alle prese con aumenti di tariffe e di balzelli locali, anche a causa di troppi sprechi, inefficienze e ruberie che si scaricano interamente sulla collettività».

Dopo le elezioni necessaria una nuova stagione di concertazione - «La Cisl - sottolinea Bonanni - ha proposto una riforma strutturale del fisco che deve pesare meno sulle imposte dirette e più su quelle indirette, che sono più difficili da evadere e colpiscono i più ricchi. Al di là delle promesse elettorali dei vari partiti in campo, subito dopo il voto il nuovo governo e le parti sociali dovranno fissare insieme gli obiettivi di politica economica su cui ciascuno dovrà fare la propria parte - conclude il segretario generale della Cisl - in una nuova stagione di concertazione che abbia al centro l'aumento dei salari, la riduzione dell'Irpef, la riforma delle istituzioni centrali e locali per rendere efficiente la spesa pubblica».