Monti: La Cgil ha frenato la riforma del lavoro
Sulla riforma del lavoro c'è ancora molto da fare, perchè nonostante l'intervento Fornero «non siamo andati abbastanzi lontani» a causa della Cgil che «è considerevolmente resistente al cambiamento». Lo ha detto Mario Monti, intervenendo da premier dimissionario al World Economic Forum di Davos
DAVOS - Sulla riforma del lavoro c'è ancora molto da fare, perchè nonostante l'intervento Fornero «non siamo andati abbastanza lontani» a causa della Cgil che «è considerevolmente resistente al cambiamento». Lo ha detto Mario Monti, intervenendo da premier dimissionario al World Economic Forum di Davos.
Durante una tavola rotonda con altri primi ministri a Davos, a Monti viene chiesto cosa farebbe contro la disoccupazione in Italia, soprattutto dei giovani. E il candidato premier dell'area di centro risponde: «Due cose. La prima sono misure specifiche per i giovani, e nonostante le difficoltà di bilancio già abbiamo iniziato ad aiutare fiscalmente le imprese che assumono i giovani, ma molto può essere ancora fatto in una prospettiva di 5 anni ora che abbiamo una situazione di finanza pubblica molto più solida».
E la seconda è la riforma del lavoro: «Abbiamo introdotto una riforma per iniettare più flessibilità nel mercato del lavoro. Ma non siamo andati abbastanza lontani perchè uno dei sindacati è considerevolmente resistente al cambiamento, e dobbiamo cambiare questa cultura». La Cgil «ha anche detto no a un recente accordo sulla produttività che gli altri sindacati hanno accettato».
- 01/12/2016 Firmato il nuovo contratto dei metalmeccanici. Come vince il modello Marchionne
- 13/09/2015 Squinzi ai sindacati: «Contratti innovativi per tornare a competere»
- 13/09/2015 Furlan: «Dobbiamo lavorare da subito a nuovo modello contrattuale»
- 13/09/2015 «Intanto rinnoviamo i contratti, poi discutiamo»