25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Nuovo regolamento

Agenzie di rating, giro di vite dell'Europarlamento

Fra le novità più importanti, il regolamento impone dei limiti precisi per mettere sotto controllo i conflitti d'interessi che in passato hanno caratterizzato l'attività delle agenzie di rating: spesso loro clienti, o detentori di quote del loro capitale, sono infatti le stesse entità che sono sottoposte ai loro giu

STRASBURGO - A larghissima maggioranza, con 579 voti a favore, 58 contrari e 60 astenuti, la Plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo un nuovo regolamento sulle agenzie di rating. Le nuove norme, che costituiscono un giro di vite rispetto a quelle esistenti, corrispondono al testo 'blindato' su cui c'è già stato un accordo in 'trilogo' con il Consiglio Ue e la Commissione europea a novembre, ed è a questo punto scontato il voto di conferma, prossimamente, da parte dei ministri in Consiglio Ue.

Fra le novità più importanti, il regolamento impone dei limiti precisi per mettere sotto controllo i conflitti d'interessi che in passato hanno caratterizzato l'attività delle agenzie di rating: spesso loro clienti, o detentori di quote del loro capitale, sono infatti le stesse entità (investitori, società che emettono obbligazioni e altri prodotti finanziari, etc.) che sono sottoposte ai loro giudizi.

Viene anche aumentata la trasparenza dei criteri spesso opachi usati per le valutazioni del rating, e limitata la possibilità da parte delle agenzie di emettere valutazioni non richieste (non potranno essere più di tre all'anno, e con un calendario predeterminato). E' esplicitamente vietato alle agenzie - sospettate in alcune occasioni di avere fomentato la speculazione - di cercare di influenzare con il rating le scelte di politica economica e finanziaria dei governi. Non è passata invece la misura più drastica inizialmente attesa: la proibizione di emettere rating sul debito sovrano dei paesi Ue sottoposti ai programmi del Fondo salva-Stati.

L'Europarlamento, d'altra parte, è riuscito a tenere aperta la porta per un'altra misura importante e osteggiata dalle lobby finanziarie: la Commissione europea dovrà elaborare entro il 2016 un rapporto di fattibilità per la creazione di un'agenzia di rating pubblica europea per i debiti sovrani, per contrastare il regime di oligopolio delle tre 'sorelle' anglosassoni (Standard & Poor, Moody's e Fitch) che detengono il 95% del mercato mondiale.