9 settembre 2024
Aggiornato 09:30
Eseguito il decreto legge del governo Monti

La Procura di Taranto riammette l'ILVA al possesso degli impianti

Resta per ora sotto sigilli l'acciaio prodotto dal 26 luglio al 3 dicembre, perché realizzato quando l'Ilva non aveva facoltà d'uso degli impianti, in quanto il decreto legge non è retroattivo e consente la ripresa della produzione e vendita di acciaio dal giorno della sua emanazione. Pannella: «Dal Governo decisione eversiva». Bonelli: «Sequestrare i beni della famiglia Riva»

TARANTO - La Procura di Taranto ha accolto l'istanza presentata ieri dai legali dell'Ilva e ha riammesso, come previsto dal decreto del Governo, l'azienda al possesso degli impianti dell'area a caldo, sequestrati nel luglio scorso nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale ed avvelenamento di sostanze alimentari.
Il documento, che non dissequestra gli impianti, porta la firma del procuratore della Repubblica Fabio Sebastio, dell'aggiunto Pietro Argentino, e dei sostituti Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile e Remo Epifani. Resta per ora sotto sigilli l'acciaio prodotto dal 26 luglio al 3 dicembre, perché realizzato quando l'Ilva non aveva facoltà d'uso degli impianti, in quanto il decreto legge non è retroattivo e consente la ripresa della produzione e vendita di acciaio dal giorno della sua emanazione.
I pm non hanno ancora risposto all'istanza di dissequestro dell'Ilva anche dell'acciaio stoccato sulle banchine del porto di Taranto.

Pannella: Dal Governo decisione eversiva - La decisione del governo sull'Ilva «è eversiva». Lo ha detto Marco Pannella, intervenendo in diretta a Radio Radicale. «Non vorrei che si consideri come ormai fatto compiuto ed indiscutibile la decisione del governo, con il beneplacito immediato del Presidente Napolitano, sull'Ilva e sulla magistratura di Taranto sui suoi atti e sulle sue decisioni. Vorrei che non venisse ritenuto fatto normale ed accettabile. E al limite, come invece io penso, venga considerata una decisione eversiva, anche se vede il massimo magistrato dello Stato troppo esposto. Mi auguro che su questo si manifesti un dibattito e una presa di coscienza» conclude Pannella.

Bonelli: Sequestrare i beni della famiglia Riva - «Il governo non vuole le bonifiche a Taranto dove non solo non è stato avviato nessun risanamento ma dal primo decreto (agosto) ancora oggi non è stato a nominato nemmeno il commissario per utilizzare le scarse risorse destinate ad alcuni interventi di bonifiche come, ad esempio, quelle al quartiere Tamburi». Lo dichiara Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, che aggiunge: «Con l'ultimo decreto che, lo ribadiamo, per noi è incostituzionale, si è voluto semplicemente commissariare la magistratura di Taranto che stava facendo il proprio dovere per difendere la salute e la vita di cittadini di Taranto».