Produttività, Squinzi ottimista. Cisl: 2012 anno critico per il lavoro
Il Presidente di Confindustria: «Siamo nelle fasi finali del negoziato. Credo, e spero, che si riuscirà a fare un buon accordo che soddisfi tutti». Intanto Brunetta attacca Fornero: «Le tue riforme non sono state buone»
CAPRI - Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, si dice ottimista circa l'accordo sulla produttività che, secondo il suo punto di vista, dovrebbe essere chiuso entro pochi giorni tra sindacati e imprese.
«Siamo nelle fasi finali del negoziato - ha detto a Capri a margine del convegno organizzato dai Giovani industriali - Credo, e spero, che si riuscirà a fare un buon accordo che soddisfi tutti. Lo ritengo fondamentale perché - ha aggiunto il numero uno di Confindustria - dobbiamo recuperare, in tempi brevi, se non tutti almeno una parte dei 20 punti di competitività che abbiamo perso nei confronti degli altri Paesi europei e, in particolare, della Germania».
CISL: 2012 anno critico, a settembre 86 mln ore Cig - Le ore di cassa integrazione autorizzate nel mese di settembre 2012 sono state oltre 86 milioni, con una crescita tendenzialmente costante dall'inizio dell'anno, che conferma il 2012 come anno assai critico. Nei primi nove mesi del 2012 sono state complessivamente autorizzate quasi 800 milioni di ore di cassa integrazione, circa il 10% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sono i dati contenuti nell'osservatorio Cisl sull'occupazione.
Il dato più rilevante - sottolinea il sindacato - è il fortissimo aumento della cassa integrazione ordinaria (+47%). E' in aumento anche la cassa in deroga (+9%), mentre cala la cassa straordinaria (-10%). Quanto ai settori produttivi, sono in significativo aumento le ore autorizzate nell'industria e nell'edilizia.
Brunetta a Fornero: Tue riforme non sono state buone - «Cara Elsa, ci sono riforme buone e riforme cattive. Non basta la parola... Le tue riforme, sulle pensioni e sul mercato del lavoro, mi dispiace dirtelo, non sono state buone». E' quanto scrive l'ex ministro e deputato del Pdl Renato Brunetta in una lettera aperta al «ministro tecnico pro tempore del Lavoro e delle Politiche Sociali, professoressa Elsa Fornero».
«Quella delle pensioni - continua il coordinatore dei dipartimenti del Pdl - perché non ha previsto un adeguato periodo di transizione, e gli effetti drammatici sugli esodati si vedono, sia in termini di ingiustizia sia di costi finanziari per ovviare agli errori tecnici commessi. Quella del mercato lavoro perché in assoluta controtendenza rispetto all'attuale ciclo: irrigidisce le regole sulle assunzioni e non migliora le regole sui licenziamenti, come ci chiedeva invece l'Unione europea».
«Il riformismo buono è fatto di intelligenza, pazienza, competenza, consenso e trasparenza, che evidentemente - conclude Brunetta - il tuo Governo, il governo dei tecnici, non ha avuto. Con la stima di sempre».
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