Camusso: Lo Stato compri le aziende in crisi
La proposta della leader della CGIL dalle pagine dell'«Unità»: Non basta il decreto Sviluppo che darà risultati tra qualche anno. Bonanni alla Fornero: Rafforzare dialogo Governo-parti sociali
ROMA - «Stiamo affondando di mese in mese e non basta un decreto Sviluppo che darà risultati tra qualche anno. Ci vogliono risposte immediate»: lo dice il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a l'Unità. E lancia una proposta: «Lo Stato intervenga comprando quote delle aziende in difficoltà e le ricollochi sul mercato a crisi passata».
«Paradossalmente - afferma Camusso a proposito dell'euro - si inseguono falchi di vario genere che sembrano non avere in mente cosa vorrebbe davvero significare la fine della moneta che regge comunque una delle più importanti economie del mondo. In alcune uscite vedo uno spirito vendicativo da parte di esponenti di nazioni che hanno prosperato anche sui debiti dei Paesi del Mediterraneo. Dal quadro comunque esce tutta la debolezza della costruzione europea: il tema vero è quello di una moneta senza Stato e governo, con una banca centrale che non ha i poteri delle banche nazionali. Questa è la vera sfida che va affrontata, il resto sono solo tentativi di via di fuga».
Bonanni alla Fornero: Rafforzare dialogo Governo-parti sociali - Al ministro Fornero dico che «bisogna rafforzare gli elementi del dialogo tra governi e parti sociali. E' l'unica cosa sensata ed efficiente che possiamo fare». Lo ha detto il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, a margine del convegno «De Gasperi, l'Italia, l'Europa. La storia che guarda al futuro».
Se il governo «ritiene di andare per fatti propri certamente il clima non sarà buono. Decidendo autonomamente, senza rispondere a nessuno - ha concluso Bonanni - il clima non sarà buono».
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