16 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Siderurgia | Inchiesta Ilva

Ilva Vendola, basta con l'«industrialismo cieco» e l'«ambientalismo fondamentalista»

Il Presidente della Puglia: «Fra gli operai la sensibilità sull'ambiente è cresciuta tanto, sanno bene che ne va della loro salute». Ma ci sono, dice, «tanti nemici della mediazione»: «da una parte l'industrialismo cieco, vecchio stile. Dall'altra l'ambientalismo fondamentalista che pensa di fare a meno dell'industria. Roba da reazionari»

ROMA - «Nelle prossime ore la partita potrebbe anche sbloccarsi»: è l'auspicio pieno di speranza del governatore della Puglia Nichi Vendola a proposito della vicenda dell'ilva di Taranto. «Qui a Bari al tavolo degli incontri che ho avuto con l'Ilva e i sindacati, abbiamo scelto un'altra strada rispetto a quella di Roma» osserva Vendola. «L'esecutivo per bocca del segretario Catricalà ha attivato un conflitto con i giudici di Taranto». Invece, dice Vendola, «dal tavolo pugliese è partito un rilancio positivo del confronto con la magistratura».

«Serve una svolta radicale su ambiente e salute» - In chiaro: si è chiesto all'Ilva di confermare «una svolta radicale su ambiente e salute» con «atti concreti e impegnativi che assomiglino molto al cronoprogramma per la fabbrica di chi ha disposto il sequestro dell'area a caldo, cioè la Procura». E gli sviluppi con una piano di bonifica dell'Ilva potrebbero arrivare «a ore» secondo il governatore.
Per Vendola la soluzione sta nell'analisi meticolosa delle carte della Procura perché «lì dentro c'è il percorso da compiere per evitare la chiusura ambientalizzando finalmente la fabbrica» ma «L'Ilva deve presentarsi disarmata» e dare «un gesto forte di stacco definitivo con il passato, rompere la spirale fabbrica-malattia».

Vendola rifiuta la contrapposizione operai/magistrati. «Fra gli operai la sensibilità sull'ambiente è cresciuta tanto, sanno bene che ne va della loro salute». Ma ci sono, dice, «tanti nemici della mediazione»: «da una parte l'industrialismo cieco, vecchio stile, tipo Italsider che ha avvelenato le nostre città. Dall'altra l'ambientalismo fondamentalista che pensa di fare a meno dell'industria. Roba da reazionari».

Quanto all'azione politica «c'è uno spaventoso vuoto normativo in materia. Non a caso è scattato l'intervento della magistratura. Mi sarei aspettato» conclude Vendola «perciò una attenzione molto più scrupolosa sul profilo delle competenze di ciascuno, prima di far scattare un conflitto come quello aperto davanti alla Consulta».