7 maggio 2024
Aggiornato 23:00
Siderurgia | Inchiesta Ilva

Ilva: Casini, il Gip fa solo danni a tutti

Il leader dell'UDC: L'Ordinanza del Gip rischia di segnare il punto di non ritorno. Alfano: Monti prenda in mano il dossier. Gelmini: Il Giudice non decide le politiche industriali del Paese. Di Pietro: Criminale contrapporre Magistrati a lavoratori. Bonelli (Verdi): Si lascino in pace i Magistrati

ROMA - «L'ordinanza del gip di Taranto sull'Ilva rischia di segnare il punto di non ritorno di una vicenda drammatica che coinvolge migliaia di lavoratori e le loro famiglie e arriva dopo anni di incuria e di noncuranza in primo luogo da parte delle autorità locali preposte alla funzione di vigilanza e di controllo della salute dei cittadini». Lo dichiara in una nota il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.
«In tutto il mondo - prosegue - questa decisione verrà interpretata come esempio di una cultura anti-industriale che sta sedimentandosi nel nostro Paese. Tanto era ragionevole la decisione del tribunale del riesame che conciliava l'esigenza di risanamento e la difesa dei posti di lavoro, così questo intervento a gamba tesa del gip fa solo danni a tutti. L'autonomia della magistratura è un principio che va difeso e che sempre abbiamo difeso ma il protagonismo di certi magistrati di dubbia competenza fa più male alla credibilità della magistratura di tanti suoi incalliti denigratori».

Alfano: Monti prenda in mano il dossier - «Chiedo al presidente Monti di prendere direttamente e personalmente in mano il dossier Ilva, per almeno due ragioni fondamentali. La prima: la politica industriale la fa il Governo, non la magistratura e, con tutto il rispetto, non può essere un atto giudiziario a dire la parola definitiva sull'industria dell'acciaio in Italia. La seconda: vogliamo o no attrarre investitori anche internazionali? Se l'obiettivo è quello di spaventarli, ci stiamo riuscendo». E' quanto dichiara Angelino Alfano, segretario politico nazionale del Popolo della Libertà.

Gelmini: Il Giudice non decide le politiche industriali del Paese - «La teoria della tripartizione dei poteri trova applicazione pratica dalla rivoluzione francese. E' un concetto ormai assodato da secoli. In Italia invece troviamo spesso uno sconfinamento della magistratura dall'alveo dei propri poteri. Da quando in qua un giudice decide le politiche industriali di un Paese?». Lo dichiara in una nota Maria Stella Gelmini, deputato del Pdl, a proposito dell'Ilva.

Di Pietro: Criminale contrapporre Magistrati a lavoratori - «Ormai, il gioco della politica italiana di scaricare sulla magistratura tutte le proprie incapacità e le proprie responsabilità è diventato una specie di sport nazionale. E il caso dell'Ilva di Taranto ne è solo l'ennesima dimostrazione». Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Bonelli (Verdi): Si lascino in pace i Magistrati - «Si lascino in pace i magistrati che a Taranto stanno facendo il proprio dovere difendendo il diritto alla salute che è un diritto costituzionalmente garantito». Lo dichiara in una nota il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli.
«Ricordiamo - prosegue - che secondo le perizie della Procura a Taranto si ci 'ammala' e si 'muore' di inquinamento. I magistrati non stanno facendo altro che tutelare il diritto alla salute e alla vita degli abitanti della città, che sono circa 200 Mila, e che da decenni subiscono le gravissime conseguenze di un inquinamento che non ha eguali in Italia e in Europa».