12 ottobre 2025
Aggiornato 09:00
La giornata politica di Massimo D'Alema

Lavoro: D'Alema, il Governo si adeguerà

Il Presidente del Copasir: La norma va migliorata, anche Monti consapevole che si presta ad abusi. Alfano irritato non conta, nessuno sia irremovibile. Il Pd non si spacca tutti vogliono correggere la norma

ROMA - ««Una norma pasticciata non serve a nulla, non credo dia nulla all'economia italiana, va corretta e noi la correggeremo». In un'intervista a Sky Tg24, Massimo D'Alema conferma i dubbi e assicura l'impegno affinchè il Parlamento possa «migliorare» la contestata norma sull'articolo 18 decisa dal governo nell'ambito della riforma del mercato del lavoro.
«Ho fiducia - aggiunge l'esponente Pd - che il Parlamento la cambierà. E' il Parlamento che fa le leggi, il governo dovrà adeguarsi alla volontà parlamentare, tanto più che si tratta di migliorare una norma. Lo stesso presidente del Consiglio dice che vigilerà contro gli abusi... è consapevole che, così com'è, si presta ad abusi».

Licenziamento economico si presta ad abusi - «Il licenziamento economico riguarda un certo numero di lavoratori e questo è già previsto dalla legge, quello economico individuale si presta moltissimo all'abuso, inoltre non prevede il reintegro e spetta al lavoratore l'onere della prova che il licenziamento non è economico. Non voglio immaginare l'abnorme contenzioso giuridico che si creerebbe: è una norma pasticciata che non serve a nulla, va corretta e la correggeremo, tutte le persone ragionevoli vorranno correggerla».
Ma il presidente del Copasir spiega anche che la riforma «non è esclusivamente nè fondamentalmente una riforma dell'art 18. Comprende alcuni aspetti certamente positivi che noi chiedevamo da tempo in materia di lotta alla precarietà e di certezze universali, perciò va valutata nel complesso».
Quanto all'atteggiamento del governo, D'Alema ha aggiunto: «Il governo ha chiuso e ha aperto ma è il Parlamento che fa le leggi e il governo dovrà adeguarsi alla volontà del Parlamento», del resto lo stesso Monti dice che «vigilerà contro gli abusi, quindi è consapevole che ce ne saranno. Io non ho dubbi sulla vigilanza di Monti ma dopo di lui verranno altri governi e il premier non può fare il vigilante di norme confuse, meglio fare norme chiare. E comunque non ci sono solo i mercati, ci sono anche i lavoratori».

Alfano irritato non conta, nessuno sia irremovibile - «Tutto questo è la cattiva politica, se si irrita Alfano o si rompe un sindacato non conta nulla, l'importante è fare cose buone per i cittadini». Così D'Alema ha commentato le critiche del Pdl alla richiesta di modifiche avanzata dal Pd sulla riforma del mercato del lavoro. «Noi non siamo irremovibili - ha spiegato - diciamo cose ragionevoli. Nessuno sia irremovibile, il Parlamento al di là dei giochetti esamini il merito, se si fa così vinciamo tutti, vince il paese».

Il Pd non si spacca tutti vogliono correggere la norma - «Il Pd non si spacca, non c'è nessuno nel Pd che non ritenga che la norma sui licenziamenti economici è confusa e vada corretta».
Quanto alla possibile soluzione, il presidente del Copasir ha spiegato: «Il modello tedesco è un riferimento appropriato, ma discuteremo nel merito. In ogni caso nessuno nel Pd e nessuno che abbia buon senso non capisce che quella norma va corretta».