29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
La giornata politica del leader UDC

Lavoro: Casini, capisco Bersani ma i falchi tornino in gabbia

Il PD non si sfilerà sul lavoro. Lo strumeno lo decide il Governo, ddl forma opportuna. Non faccio più il Segretario, si corre un rischio mortale. Corruzione? Avanti con la nuova legge, evitare stralci. Sì alla responsabilità civile delle toghe

ROMA - «I falchi devono tornare in gabbia. Tutti. Da una parte e dall'altra. La riforma del lavoro è coraggiosa, innovativa ma soprattutto necessaria». E quanto allo strumento per realizzarla, «vedremo il Governo cosa proporrà» e «non confluirà necessariamente in un unico provvedimento» ma in ogni caso «il disegno di legge è la forma più opportuna per un confronto parlamentare che, deve essere chiaro, potrà modificare alcuni aspetti ma non snaturare la riforma: solo migliorarla». Ancora una volta paladino più di ogni altro del governo Monti e delle sue scelte, il leader Udc Pier Ferdinando Casini si dice convinto che alla prova del voto sulla riforma del lavoro anche il Pd ci sarà.
«Il Pd - ha detto Casini, intervistato da Repubblica- è un grande partito che ha fatto dei sacrifici per sostenere questo governo e ha manifestato in questi mesi tutto il suo senso di responsabilità. Non credo che voglia tornare indietro. Non è un partito incosciente. Il Pd non può restare indifferente se la Cgil non firma. Ma sono certo che anche stavolta il partito di Bersani darà prova di responsabilità e concretezza».

Non faccio più il Segretario, si corre un rischio mortale - «Ho fatto per anni il segretario di partito e non è un caso se non lo faccio più: lo ritengo infatti un rischio mortale». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervenendo ad un convegno sulla corruzione, organizzato dai sindacati di polizia Siap e Anfp.
«In molte aree del Paese - ha aggiunto Casini - ci sono rischi terrificanti per chi fa politica. Quando si va in certi posti, non si sa chi si incontra e a volte telefoniamo quasi di soppiatto al Prefetto o al Questore per verificare l'integrità delle persone che mettiamo nelle liste elettorali. C'è l'esigenza di cercare un modo che possa portare i partiti ad autoliberarsi».

Corruzione: Avanti con la nuova legge, evitare stralci - «Bisogna andare avanti con la legge, evitare stralci, assumerci la responsabilità di decidere, perchè l'unico antidoto serio alla corruzione sono leggi efficaci, chiare e tempestive. Questo deve fare il Parlamento, tutto il resto sono chiacchiere che non hanno alcun senso».

Sì alla responsabilità civile delle toghe - «Occorre procedere, sulla responsabilità civile dei magistrati, non in termini punitivi. Ci sono dei principi e dei Paesi cui attingere - ha aggiunto - dove la responsabilità civile è declinata in modo serio».
Per il leader dell'Udc è necessario «un tavolo in cui politica e magistratura si confrontino e trovino la maniera di andare avanti, perchè la lotta tra politica e magistratura è stata in questi anni funzionale al degrado corruttivo del Paese, con la delegittimazione reciproca».