Lavoro: Fornero, Non metto una «paccata» di miliardi senza un accordo
Niente accordo, niente soldi. E' l'aut-aut lanciato dal ministro Fornero ai sindacati impegnati nel negoziato sulla riforma del mercato del lavoro. La Cgil non è convinta. Bonanni: Ok se si risolve la mobilità
ROMA - Niente accordo, niente soldi. E' l'aut-aut lanciato dal ministro Fornero ai sindacati impegnati nel negoziato sulla riforma del mercato del lavoro: «Senza il sì preventivo dei sindacati sulla riforma del mercato del lavoro il governo non metterà, in particolare sugli ammortizzatori sociali, una paccata di miliardi», ha detto. Quasi in contemporanea è arrivata la risposta della Cgil: «La nostra posizione sull'articolo 18 non cambia e non cambierà», ha ribadito il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
La CGIL non è convinta - La Cgil aveva comunque già ribadito la sua fermezza sui licenziamenti: «Ho parlato di un passo indietro - ha detto Camusso - perché mentre noi confermiamo che è necessario avere una riforma universalistica degli ammortizzatori sociali, e quindi che è giusta l'idea che ci sia il sussidio della disoccupazione per tutti i lavoratori, la proposta che ci è stata fatta ieri è una proposta che non allarga, che non prevede l'indennità per tutte quelle figure che oggi non ne hanno diritto, e che riduce invece la copertura di quelli che ce l'hanno già. Siamo di nuovo invece di fronte a una riforma che non rappresenta una tutela per tutti, ma anzi una riduzione della tutela esistente».
Fornero: Chiudere in fretta - «Sono impegnata sulla riforma - ha sottolineato Fornero - dopo torno al ministero per preparare gli incontri dei prossimi giorni per chiudere molto in fretta sulla riforma del mercato del lavoro».
Bonanni: Preoccupa la mobilità - Dal canto suo, Raffaele Bonanni si è detto «preoccupatissimo» sulla questione della mobilità. Il segretario della Cisl ha detto che «con l'innalzamento così alto dell'età pensionabile e con la crisi galoppante, quello che dice il ministro significa una ecatombe». Ha poi chiesto al governo di tornare indietro su questo punto, affermando che «se si risolve il problema della mobilità l'accordo sulla riforma del mercato del lavoro è fatto».
Marcegaglia: Rivedere i tempi per l'entrata in vigore - Secondo l'impianto dei nuovi ammortizzatori sociali l'assicurazione sociale per l'impiego sostituirà le attuali indennità di mobilità e, comunque, ingloberà tutto ciò che non è cassa integrazione. Mentre sulla riduzione dei tempi dal 2017 al 2015 per l'entrata a regime dei nuovi ammortizzatori sociali è intervenuto anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sottolineando come tutto ciò rappresenterebbe un problema per le imprese e sollecitando Fornero a «rivedere» i tempi per l'entrata in vigore a regime dei nuovi ammortizzatori.
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