1 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Industria | La sfida Fiat

Fiat, Sberbank pronta a finanziare lo sbarco del Lingotto in russa Zil

La prima banca russa potrebbe essere l'investitore del nuovo progetto di ammodernamento della fabbrica con una cifra pari a mezzo miliardo di dollari. Marchionne: Fiat rientra in Confindustria se Bombassei sarà Presidente

MOSCA - Mosca vuole che le italiane Fiat e Iveco assemblino negli stabilimenti moscoviti della casa automobilistica Zil e la prima banca russa Sberbank potrebbe essere l'investitore del nuovo progetto di ammodernamento della fabbrica che un tempo produceva per i vertici del Pcus, con una cifra pari a mezzo miliardo di dollari.
«Sberbank sta prendendo in considerazione l'operazione, ma non c'è ancora niente di scritto» ha spiegato una fonte vicina ai negoziati a TM News.

Intanto la stampa specializzata russa sottolinea la predilezione per Fiat - rispetto ad altri player stranieri in trattativa come il gruppo sudcoreano Hyundai, la malese Proton - del municipio di Mosca, che controlla la Zil. Il Lingotto per i russi è il partner più adatto: già tre settimane fa Ria Novosti, citando fonti vicine al sindaco, scriveva: «Alla Zil verranno prodotti i Ducato».
Dopo quasi un secolo la Fiat potrebbe di nuovo avviare l'assemblaggio di veicoli commerciali leggeri presso la mitica Zil, l'azienda automobilistica di Mosca che ai tempi di Stalin sfornava auto per il 'magnifico georgiano', e che dal 1916 al 1919 produsse camion su licenza della casa torinese.

Marchionne: Fiat rientra in Confindustria se Bombassei sarà Presidente - Fiat è pronta a rientrare in Confindustria se Alberto Bombassei diventasse il nuovo presidente di Viale dell'Astronomia. «Il modo di operare che Confindustria ha attuato fino ad oggi non basta più. Il programma presentato da Bombassei è certamente innovativo e votato al radicale cambiamento dell'Associazione. Noi ci riconosciamo in questo processo di rinnovamento che, se dovesse essere completato, porrebbe le basi per un rientro della Fiat in Confindustria», ha detto l'ad di Fiat Sergio Marchionne in una nota.