Van Rompuy: Firma del trattato Esm in settimana
Il fondo di salvataggio permanente per l'Eurozona in vigore a luglio. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, durante il dibattito svoltosi oggi pomeriggio nella mini-plenaria di Bruxelles del Parlamento europeo
BRUXELLES - L'accordo sul Meccanismo europeo di Stabilità (Esm), il nuovo Fondo permanente di salvataggio dell'Eurozona che sostituirà l'attuale Efsf, «verrà fimrato questa settimana, in modo da entrare in vigore dal luglio 2012», e «aiuterà a fermare il contagio» della crisi del debito sovrano e a «ripristinare ulteriormente la fiducia» dei mercati. La ha detto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, durante il dibattito svoltosi oggi pomeriggio nella mini-plenaria di Bruxelles del Parlamento europeo, dedicato ai risultati del vertice Ue di lunedì scorso.
«Come avevamo deciso al vertice Ue di dicembre - ha ricordato Van Rompuy - rivaluteremo l'adeguatezza delle risorse dei fondi di salvataggio per l'Efsf e per l'Esm durante il prossimo Consiglio europeo, fra meno di quattro settimane (il primo marzo, ndr)». L'Esm dispone, sulla carta, di 500 miliardi di euro, che potrebbe essere portati a circa 750 miliardi se i fondi residui dell'Efsf venissero aggiunti alla sua dotazione. La Germania vorrebbe fissare invece un tetto di 500 miliardi di euro complessivi per entrambi i fondi (che comunque sono di natura diversa, fra garanzie e capitali .
Domani la firma del trattato Esm - La firma del trattato Esm è attesa per domani da parte dei rappresentanti permanenti presso l'UE dei 17 paesi dell'eurozona che hanno sottoscritto l'accordo. I 17 ambasciatori, che si riuniranno prima del Coreper (il Comitato «tecnico» che prepara le riunioni del Consiglio UE), hanno avuto i pieni poteri dai ministri responsabili per i paesi interessati.
- 31/08/2018 L'Argentina piange (ancora): peso a picco e tassi su del 60%. La ricetta neoliberista di Macri non funziona
- 17/05/2018 Cosa dicono quelli che dicono che non possiamo uscire dall’euro né cancellare il debito
- 16/05/2018 Cancellare una parte del debito: una proposta sacrosanta, che scatenerà l'ira dei mercati
- 10/05/2018 Argentina come la Grecia: dopo la speculazione, la troika del Fondo Monetario. Breve storia di un paese senza futuro