20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Domani la riunione dell'Eurogruppo

Schauble: La fiducia dei mercati inizia a tornare

Per il Ministro delle Finanze tedesco intervista alla vigilia di un'importante riunione dell'eurogruppo. Francia e Germania sono per ammorbidire regole banche. Monti vuole raddoppiare il fondo salva stati. FMI, il G20 riconosce la necessità di aumentarne le risorse

BERLINO - Il successo delle recenti aste dei titoli di stato dimostra che i mercati stanno gradualmente recuperando la fiducia nell'eurozona. Lo ha sottolineato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble in un'intervista alla televisione pubblica tedesca: «Le decisioni compiute dai capi di stato a dicembre - ha detto - hanno creato molta fiducia. Non siamo ancora in cima alla collina, ma nelle aste delle ultime settimane abbiamo visto che i mercati finanziari stanno cautamente iniziando ad acquisire più fiducia».
Schauble, che ha parlato alla vigilia della riunione dell'eurogruppo nelle quale i ministri finanziari lavoreranno ai dettagli dell'accordo di disciplina fiscale raggiunto a dicembre, si è limitato ad affermare che 2la cosa più importante ora è quella di attuare ciò che i leader hanno deciso in dicembre». Secco, infine il commento in risposta a chi chiede un maggior impegno della Germania per risolvere la crisi della zona euro: «Dobbiamo risolvere i problemi e tali problemi non sono nati in Germania. Stiamo facendo più di ogni altro Paese

Francia e Germania sono per ammorbidire regole banche - La Francia e la Germania chiederanno un ammorbidimento delle regole sulle banche globali allo scopo di evitare che un soffocamento dell'attività di finanziamento all'economia reale. Lo rivela il Financial Times anticipando, alla vigilia della riunione dei ministri finanziari dell'area euro a Bruxelles, la bozza di un documento comune che verrà presentato dal ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble e dal suo omologo francese Francois Baroin, che chiederà l'annacquamento di importanti regole dell'accordo basilea III per mitigare ogni effetto negativo sulla crescita.
Il documento, chiede un trattamento «speciale» per le banche che controllano compagnie d'assicurazione e uno slittamento di tre anni al 2018 per rendere noti i rapporti di indebitamento, una misura dei finanziamenti messi in atto dalle banche e del relativo rischio.
Le richieste - osserva il Financial Times - saranno accolte con piacere da alcuni banchieri ma probabilmente faranno infuriare i politici a Londra che hanno combattuto duramente per contrastare i tentativi guidati dalla Francia di diluire l'accordo di Basilea III.
L'attuazione delle regole di capitale di Basilea III costituisce insomma un punto di attrito a livello europeo proprio perchè gli scossoni avallati da Francia e Germania riguardano gli aumenti di capitale da miliardi di euro dovuti ad esempio da banche francesi, come Societè Generale e credit Agricole, entrambe proprietarie di compagnie di assicurazione.

Monti vuole raddoppiare il fondo salva stati - Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha chiesto di raddoppiare le risorse del Fondo salva stati europeo (Efsf) per favorire un clima di fiducia nella moneta unica e far ridurre così gli interessi dei titoli di Stato. E' quanto scrive il settimanale tedesco Der Spiegel, in edicola lunedì prossimo, secondo cui Monti avrebbe avanzato al governo tedesco la richiesta di portare da 500 a 1.000 miliardi di euro le risorse a disposizione del fondo.

FMI, il G20 riconosce la necessità di aumentarne le risorse - Aumentare le risorse del Fondo monetario internazionale (Fmi). Lo hanno affermato i Paesi membri del G20 nel corso di una riunione tra responsabili dei ministeri delle Finanze e delle banche centrali a Città del Messico, capitale del Paese che presiede attualmente il gruppo.
«C'è un accordo per rafforzare i differenti metodi che favoriscono il finanziamento sovrano, che include la parte europea e quella dell'Fmi», ha spiegato Gerardo Rodriguez, vice direttore generale del Tesoro pubblico messicano durante una conferenza stampa, sottolineando che si tratta di un dibattito «concettuale» nel quale «per il momento non si parla di cifre né di bisogni precisi».
I responsabili del G20 (Paesi più industrializzati, quelli emergenti e Ue) si sono riuniti a Città del Messico, capitale del Paese presidente di turno dal 1mo dicembre 2011.