Lavoro: Marcegaglia, sindacati vengano al tavolo senza preconcetti
La Presidente di Confindustria: Modernizzare il mercato senza ideologie. Secondo la leader degli industriali i temi in discussione sono tre: «Flessibilità in entrata, flessibilità in uscita e ammortizzatori sociali»
ROMA - La presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, ha lanciato un avvertimento ai sindacati confederali, oggi impegnati in una riunione congiunta in vista dell'apertura del tavolo con il governo sul mercato del lavoro. «Quando Fornero deciderà di convocarci - ha detto Marcegaglia parlando a margine di un convegno organizzato dall'Anm - ci siederemo al tavolo senza ideologie, senza dare dei no prima di sederci. Ci aspettiamo che i sindacati facciano lo stesso».
Secondo la leader degli industriali i temi in discussione sono tre: «Flessibilità in entrata, flessibilità in uscita e ammortizzatori sociali. Sulla flessibilità in uscita - ha affermato - dobbiamo fare dei passi avanti, modernizzare il nostro mercato in linea con quanto dicono la Bce e la Commissione europea. Nessuna ideologia, nessun preconcetto».
I Sindacati varano una piattaforma comune: Ora negoziato vero - Cgil, Cisl e Uil hanno varato una piattaforma unitaria contenente le proposte che saranno inviate al Governo nelle prossime ore in vista del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti al termine della riunione delle segreterie unitarie.
Gli obiettivi della piattaforma sono lavoro, crescita, equità sociale e fiscale. La gravità della crisi economica e le conseguenze negative che colpiscono in particolare famiglie, giovani, lavoratori e pensionati impongono un «cambiamento» nella politica economica del Governo, si legge nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali sollecitano ora l'apertura di un «negoziato vero» che favorisca la crescita, senza la quale è impossibile dare risposte anche al tema dell'occupazione.
«L'obiettivo prioritario - aggiungono i sindacati - è far ripartire la crescita e invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi. Bisogna poi sostenere una svolta coerente della politica economica europea verso obiettivi di sviluppo e occupazione».
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