S&P taglia il rating dell'Italia di due scalini a «BBB+»
La Francia perde il rating più alto, la tripla A, con un taglio ad AA+ come l'Austria. Nell'eurozona solo Germania, Finlandia, Lussemburgo e Olanda mantengono la tripla A. La Spagna viene tagliata da AA- ad A anch'essa di due scalini come Portogallo e Cipro; Malta, Slovacchia e Slovenia di uno
NEW YORK - Dopo una giornata di indiscrezioni che si sono rincorse sui mercati europei e americani, Standard & Poor's ha confermato ufficialmente di aver tagliato il rating su nove paesi dell'eurozona, che erano stati messi il 5 dicembre sotto credit watch con implicazioni negative. Tra questi l'Italia che vede il rating sul proprio debito pubblico tagliato da A a BBB+. La Francia perde il rating più alto, la tripla A, con un taglio ad AA+ come l'Austria. Nell'eurozona solo Germania, Finlandia, Lussemburgo e Olanda mantengono la tripla A. La Spagna viene tagliata da AA- ad A anch'essa di due scalini come Portogallo e Cipro; Malta, Slovacchia e Slovenia di uno.
L'agenzia di rating, nel comunicato diffuso a mercati chiusi alle 22.40 italiane di ieri sera, avverte anche che l'outlook sul rating di lungo termine di Italia, Francia e altri negativo, quindi con una chance su tre che ci sia un taglio ulteriore nel 2012 o 2013.
S&P afferma che «i risultati del vertice Ue del 9 dicembre 2011 e successive dichiarazioni dei governi ci hanno portato a ritenere che l'accordo raggiunto non abbia prodotto un progresso sufficiente ad affrontare in pieno i problemi finanziari dell'eurozona». Secondo l'agenzia di rating, l'accordo del mese scorso per salvare l'euro «non fornisce sufficienti risorse aggiuntive ne la flessibilità operativa per rafforzare le operazioni europee di salvataggio, o per sostenere gli stati sottoposti a pressioni dei mercati».
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