Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz, USA: Non tollereremo
La risposta del regime iraniano a possibili nuove sanzioni. Per lo stretto vi transita il 40% del greggio mondiale. Il blocco potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l'approvvigionamento e la fornitura di molti Paesi occidentali
TEHERAN - L'Iran ha risposto oggi con una seria minaccia al rischio di nuove sanzioni con la possibile chiusura dello stretto di Hormuz, passaggio obbligato per il 40% del greggio mondiale e il cui blocco potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l'approvvigionamento e la fornitura di molti Paesi occidentali.
«Se si dovessero adottare sanzioni contro il petrolio iraniano, nessuna goccia passerà più dallo Stretto di Hormuz: non abbiamo alcun desiderio di ostilità o di violenze, ma i nemici rinunceranno ai loro piani solo il giorno in cui li rimetteremo al loro posto», ha affermato il primo vicepresidente iraniano, Mohammad Reza Rahimi, le cui dichiarazioni sono state riportate dall'agenzia di Stato Irna.
Gli Stati Uniti e l'Unione europea stanno infatti valutando eventuali sanzioni contro le esportazioni petrolifere iraniane in risposta al suo programma di sviluppo nucleare: «E' l'ennesimo tentativo di sviare l'attenzione dal vero problema - è stata la risposta del Dipartimento di Stato americano alla minaccia iraniana - ossia il mancato rispetto da parte dell'Iran dei suoi obblighi internazionali in materia di nucleare».
Secondo l'ammiraglio Habibollah Sayari, comandante della Marina iraniana intervistato dalla televisione in lingua inglese Press-TV, chiudere lo stretto di Hormuz sarebbe «molto facile» ma al momento «non necessario»: «Tutti sanno quanto lo Stretto sia importante e strategico, ed è completamente sotto il controllo della Repubblica Islamica. Bloccare lo Stretto è molto facile per le forze armate iraniane, ma oggi non abbiamo bisogno di chiuderlo perchè controlliamo il mare di Oman e quindi il transito».
La Marina iraniana ha iniziato sabato scorso dieci giorni di manovre militari navali attorno allo stretto di Hormuz: «Noi vogliamo garantire sicurezza e stabilità alla regione: grazie a queste esercitazioni, i Paesi della regione comprendono che con le nostre capacità militari, il transito può continuare», ha aggiunto Sayari.
Immediata la risposta della V Flotta della Marina statunitense, di stanza in Bahrein: «La libera circolazione di beni e servizi attraverso lo stretto di Hormuz è vitale per la prosperità globale e regionale, e chiunque minacci la libertà di navigazione in uno stretto internazionale è chiaramente al di fuori della comunità internazionale. Nessuna limitazione sarà tollerata», ha avvertito un portavoce della Marina - intervistato dall'emittente satellitare Al Arabiya - senza tuttavia menzionare direttamente l'Iran.