29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
La crisi del debito sovrano

Sarkozy: Serve accordo UE. Vertice cruciale a Bruxelles

Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto ai leader europei di firmare un accordo per far fronte alla crisi del debito, perchè «non c'è una seconda possibilità». Per l'Italia il premier Mario Monti

BRUXELLES - Dovrà segnare il futuro dell'Europa il vertice Ue che si è aperto ieri sera a Bruxelles, e a cui partecipano il presidente della Bce Mario Draghi e il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti. Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto ai leader europei di firmare un accordo per far fronte alla crisi del debito, perchè «non c'è una seconda possibilità». Nel suo intervento al vertice del Partito popolare europeo a Marsiglia, a poche ore dal summit dei leader Ue, Sarkozy ieri ha ribadito che «mai il rischio di un'esplosione dell'Europa è stato così grande».

Più che un'unica «risposta complessiva» o il famoso «bazooka» secondo la definizione cara agli anglosassoni, il vertice Ue dovrebbe approvare, se tutto va bene, un complesso mosaico di soluzioni, anche di medio-lungo termine, per rispondere alla crisi del debito sovrano. Soluzioni «credibili» che, combinate insieme, dovrebbero convincere «i cittadini, i partner internazionali e i mercati», secondo l'auspicio del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. La creazione anticipata dell'Esm (European Stability mechanism), una sorta di «fondo monetario europeo» che sostituirà come organismo permanente l'attuale fondo provvisorio salva-Stati (Efsf) è uno degli elementi centrali.

Le proposte sul tavolo dei Ventisette vengono fondamentalmente da due fonti: l'accordo franco-tedesco di lunedì scorso e il rapporto ai capi di Stato e di governo elaborato dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, in collaborazione con Barroso e il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. Resta da vedere quanto il vertice di Bruxelles riuscirà a sciogliere i nodi più ostici.