29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
I dati del Ministero del Tesoro

Il fabbisogno in 10 mesi cala a 60,8 mld, migliora di 12,3 mld

A ottobre scende a 1,9 miliardi. A fine anno sarà meglio delle stime. Comitato di stabilità finanziaria: La tendenza all'equilibrio dei conti prosegue

ROMA - Nei primi dieci mesi del 2011 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 60.800 milioni, inferiore di circa 12.300 milioni a quello dell'analogo periodo 2010, pari questo a 73.061 milioni. Nel mese di ottobre 2011 si è registrato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 1.900 milioni, inferiore di 5.650 milioni a quello registrato nel mese di ottobre del 2010, questo pari a 7.550 milioni.
In termini omogenei, al netto dell'erogazione per il sostegno finanziario alla Grecia, erogazione che nei primi dieci mesi del 2011 è stata pari a circa 5.000 milioni a fronte dei circa 4.000 milioni dell'analogo periodo dell'anno precedente, il miglioramento del fabbisogno del 2011 risulta pari a circa 13.300 milioni.
Al risultato del mese hanno contribuito, dal lato degli incassi il buon andamento delle entrate fiscali, in linea con quanto registrato nei mesi precedenti e l'introito realizzato per circa 2.850 milioni, al netto delle rateizzazioni, relativo all'assegnazione di diritti d'uso delle frequenze; dal lato dei pagamenti, una contenuta dinamica della spesa rispetto al mese di ottobre dello scorso anno.

Comitato Stabilità: La tendenza all'equilibrio dei conti prosegue - «La tendenza all'equilibrio dei conti pubblici prosegue. Gli ultimi dati mostrano un fabbisogno inferiore alle previsioni». E' quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria.
La Banca d'Italia, aggiunge la nota «ha fornito un'analisi dell'attuale situazione economico-finanziaria, osservando, come riportato nel Rapporto sulla stabilità finanziaria diffuso oggi dall'Istituto, che mentre le imprese risentono dell'indebolimento dell'attività economica, la situazione finanziaria delle famiglie rimane nel complesso solida, grazie al modesto livello di indebitamento».