26 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Un'altra giornata traumatica sui mercati mondiali

La paura di una nuova recessione affonda le Borse, Milano -4,52%

La fuga dal rischio schiaccia i rendimenti dei Bund tedeschi facendo salire lo spread sui Btp. A picco anche il petrolio e perfino l'oro

MILANO - Un'altra giornata traumatica sui mercati mondiali, sprofondati tra crescenti timori di una ricaduta in recessione dell'economia dalle due sponde dell'Atlantico. Le decisioni della Federal Reserve, la banca centrale americana, hanno deluso le attese e al tempo stesso accentuato le paure sui rischi che incombono sulla ripresa, mentre alcuni osservatori sostengono che la recessione in America è già in atto.

A Milano il Ftse-Mib ha chiuso in caduta del 4,52 per cento, mentre si sono ricreate pressioni sui titoli di Stato della penisola. Ma oggi sono stati nuovamente tutti i mercati europei a subire pesanti correzioni ribassiste, mentre l'area euro resta sotto tensione per la vicenda Greca. A dispetto del moltiplicarsi di impegni di Atene a centrare i suoi obiettivi di risanamento dei conti, su cui ad oggi è in ritardo, e con cui dovrebbe assicurarsi altri aiuti di Ue e Fmi, sembra guadagnare consistenza lo scenario di una insolvenza sui pagamenti, seppure pilotata dalle autorità internazionali. Londra ha chiuso lasciando sul terreno un 4,67 per cento, Parigi al meno 5,25 per cento, Francoforte con un crollo del 4,96 per cento. L'euro è crollato sotto 1,35 dollari, ai minimi da febbraio.

A picco anche il petrolio e perfino l'oro, che invece nelle passate settimane tendeva ad essere utilizzato come bene rifugio proprio nelle fasi di correzione delle Borse: oggi non è scampato ai ribassi. Si è scatenata una generalizzata fuga dal rischio, che mentre vede gli indici azionari precipitare si accompagna da uno speculare forte afflusso di capitali verso i segmenti ritenuti più sicuri, come i titoli del tesoro americani e quelli della Germania, i Bund, i cui rendimenti sono stati schiacciati a nuovi minimi storici.
Questo ha contribuito a far allargare il divario di rendimento (spread) che le emissioni dell'Italia accusano rispetto a quelle della Germania. Sulla scadenza a 10 anni lo spread Btp-Bund ha prima sfondato la soglia psicologica dei 400 punti base, poi ha proseguito fino a stabilire un nuovo massimo a 413 punti base, secondo Bloomberg. Nasdaq cala del 2,49 per cento.