Banche: Mussari, da taglio rating nessuna grave conseguenza
Il Presidente dell'ABI: «Avevano valutazione alta. Era nelle cose possibili»
ROMA - La riduzione del rating da parte di Standard and Poor's per sette banche italiane «non determina gravi conseguenze», perchè avevano un giudizio abbastanza alto. Così il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari al Gr1, commenta la decisione di ieri dell'agenzia di rating.
«Consideriamo - ha detto Mussari - che sono sette banche che avevavo un rating abbastanza alto per cui la riduzione non determina gravi conseguenze. Per tutte le altre è l'outlook che da neutrale o positivo passa a neutrale o negativo. Poi bisognerà chiaramente leggere con attenzione il rapporto però era nelle cose possibili».
«Io credo che abbiamo iniziato un percorso come parti sociali, in particolare insieme a Confindustria, Alleanza delle cooperative e Rete Imprese Italia che ha cominciato a individuare una serie di punti indispensabili. In Italia dobbiamo velocizzare tutto quello che riguarda le infrastrutture perchè sono investimenti che portano crescita, non possiamo più tentennare sulle liberalizzazioni».
Per Mussari inoltre bisogna operare perchè il patrimonio pubblico «sia reso più fruttuoso e utile alla riduzione del debito. Da ultimo dobbiamo ragionare di pensioni e di ingresso e uscita dal lavoro, dobbiamo dare il segno ai mercati che abbiamo capito qual è la gravità della contingenza e siamo in grado di affrontarla».
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