Merkel-Sarkozy, accoglienza tiepida su borse UE, Dax - 1%
Mercati in ordine sparso, Milano e Parigi leggermente positive
MILANO - Accoglienza quantomeno tiepida, da parte dei mercati europei, sull'esito del vertice Merkel-Sarkozy di ieri. I primi ministri di Germania e Francia, puntando su misure strutturali come un governo dell'euro, la tassazione delle rendite finanziarie e l'obbligo del pareggio di bilancio nelle Costituzioni dei Paesi Ue, non hanno preso provvedimenti né immediati né «liquidi», come più che qualche operatore si attendeva. Lo scarso entusiasmo delle borse si è manifestato già ieri a Wall Street per poi trasmettersi questa mattina in Europa. Gli indici sono ad ora fiacchi in ordine sparso: a Londra l'Ftse cede lo 0,8%, a Parigi il Cac 40 guadagna lo 0,56%, a Francoforte il Dax cede l'1,13%, a Milano l'Ftse Mib, partito in ribasso, guadagna lo 0,6%.
«Tra i rischi sul debito e la crescita negli Stati Uniti, le fonti di volatilità restano molte questa settimana», ha messo in rilievo il broker Portzamparc.«Il governo inglese - ha dichiarato all'agenzia Afp un portavoce dell'associazione delle banche inglesi, (Bba) - ha sottolineato più volte che una misura» come la tassazione delle rendite finanziarie «non può essere introdotta che su scala mondiale e questo punto di vista è stato recentemente sostenuto anche dal presidente della Bce Jean Claude Trichet».
I bond decennali italiani sono in tarda mattinata (fonte Tradeweb) al 5% rispetto al 2,28% dei tedeschi: il differenziale è in leggero aumento dai 270 punti base di ieri a quota 272.
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