29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Mentre i mercati sono nella tempesta

La Fed oggi decide sui tassi

Tassi dovrebbero restare fermi, per gli analisti possibile QE3

NEW YORK - Con i mercati mondiali in tempesta e l'impegno del G7 a fare tutto il possibile per dare stabilità al sistema finanziario globale i riflettori si spostano oggi su Washington e sulla riunione della Federal Reserve.

Il problema è capire, al di là del downgrade del debito americano da «Aaa» a «Aa+» deciso da Standard & Poor's, quanto l'economia americana sia realmente solida. Per il momento, sono solo in pochi ad agitare lo spettro di un ritorno alla recessione, ma il timore resta: l'ex presidente della Fed Alan Greenspan ha detto che non è una possibilità, mentre l'ex consulente economico del presidente Barack Obama Lawrence Summers ha spiegato che il rischio c'è, ma è più legato alla crisi di debito in Europa che al downgrade degli Stati Uniti, la cui affidabilità creditizia è comunque intatta.

La chiave di volta per calmare i mercati potrebbe essere proprio la Fed. Secondo gli analisti, la Banca Centrale americana non dovrebbe toccare i tassi di interesse e lasciarli a un range tra lo 0 e lo 0,25 per cento, il minimo storico dove sono stati portati nel dicembre 2008, ma potrebbe comunque prendere in considerazione un terzo round di misure straordinarie a sostegno dell'economia.

«Ci sono leve che la Fed può usare come Qe3 (il terzo programma di quantitative easing, il secondo si è concluso a fine giugno), ma il punto è se ritenga necessario farvi ricorso», ha detto Bruce McCain, capo economista di Key Private Bank. Altra domanda, per ora senza risposta, è se la Fed consideri il rallentamento del Pil nel secondo trimestre o il crollo del dato sul settore manifatturiero una battuta d'arresto temporanea o segno di una frenata dell'economia.