Unhcr: oggi nuovi aiuti in arrivo a Mogadiscio
Ma i donatori sono «tirchi»: servono 145 milioni, raccolto meno del 45%. Sette canadesi in marcia per raccogliere fondi
NAIROBI - L'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) porterà oggi diverse tonnellate di aiuti umanitari alle vittime della siccità a Mogadiscio, in Somalia.
L'aereo che partirà oggi trasporterà 2.500 kit d'urgenza; il suo arrivo è previsto alle 11 (le 10 in Italia) all'aeroporto internazionale di Mogadiscio, che sarà presidiato dalle truppe dell'Unione africana. Altri due voli sono previsti giovedì 11 agosto e nel corso della settimana successiva. «Questo ponte aereo ci permetterà di continuare a distribuire aiuti ai rifugiati» ha spiegato il rappresentante dell'Unhcr per la Somalia, Bruno Geddo, citato in un comunicato dell'Alto commissariato.
Circa 100.000 somali hanno raggiunto negli ultimi mesi Mogadiscio, fuggendo dalle aree colpite dalla peggiore siccità degli ultimi decenni, che ha colpito gran parte del Corno d'Africa. L'Unhcr ha poi rinnovato il suo appello per raccogliere i fondi necessari: finora, ha ricevuto 65 milioni di dollari di contributi, già versati o promessi, ovvero meno del 45% dei 145 milioni che l'Alto commissariato chiede per affrontare la crisi umanitaria nella regione.
Sette canadesi in marcia per raccogliere fondi - Sette giovani canadesi di origine somala hanno percorso a piedi, tra venerdì e domenica, quasi 300 chilometri nell'ovest del Paese nordamericano, per raccogliere fondi per i rifugiati che fuggono dalla carestia che ha colpito il Corno d'Africa.
I ragazzi, membri della stessa famiglia, hanno lasciato venerdì Calgary, in Alberta, per raggiungere Edmonton, la capitale della stessa provincia, distante più di 300 chilometri. Il loro arrivo è previsto domani.
Presentando il loro progetto su un sito internet, avevano dichiarato, come obiettivo, la raccolta di circa 10.000 dollari, ma ne hanno già collezionati quindicimila, ha dichiarato al canale televisivo Cbc Yasmin Siad, una ragazza che partecipa al progetto.
Il gruppo vuole testimoniare la propria solidarietà alle migliaia di rifugiati e attirare l'attenzione dei canadesi sulla loro sorte. «Tutti gli esseri umani hanno diritto al cibo, all'acqua e a un tetto ed è spaventoso sapere che la carestia esiste ancora nel mondo» ha dichiarato la ragazza, precisando che i fondi saranno donati all'organizzazione umanitaria Oxfam Canada.