Divergenze Francia-Germania dietro al giallo su vertice UE
Convocato dal Presidente Van Rompuy, alcuni leader europei vorrebbero evitare un summit senza risultati
BRUXELLES - Vi sarebbero divergenze di vedute tra Francia e Germania alla base dell'incertezza sullo svolgimento di un nuovo vertice tra paesi dell'area euro, da tenersi a livelli di capi di Stato e di governo venerdì prossimo. L'idea sarebbe stata quella ritrovarsi per lanciare nuovi messaggi rassicuranti sui mercati - sotto tensione tra le paure di rischi di contagio ad altri paesi delle difficoltà che continuano a coinvolgere Grecia, Irlanda e Portogallo - il tutto proprio nel giorno in cui verranno pubblicati i risultati dei nuovi stress test sulle banche. Ieri, al termine della nuova riunione dei ministri delle finanze dell'area euro, fonti diplomatiche riferivano della possibile convocazione della riunione da parte del presidente dell'Ue, Herman van Rompuy.
Ma oggi Berlino si è mostrata decisamente fredda su questa nuova, ennesima riunione. «Non c'è un progetto concreto» per questo vertice straordinario, ha riferito un portavoce del governo tedesco. E la freddezza di Berlino e forse altri avrebbe le sue motivazioni: «l'incertezza è legata al fatto che i dirigenti europei vogliono essere sicuri di uscirne con qualcosa di consistente», ha riferito una fonte diplomatica citata da France Presse. La Germania preferirebbe mandare avanti i lavori a livello tecnico, mentre a Parigi l'Eliseo sarebbe favorevole a svolgere comunque un nuovo incontro ai massimi livelli tra paesi dell'area euro venerdì.
Questo mentre restano da chiarire gli aspetti operativi del principale nodo sul tavolo: un nuovo piano di aiuti alla Grecia, che garantisca le coperture al paese fino a tutto il 2014. In particolare bisogna capire le modalità di partecipazione - volontaria - dei privati a questi nuovi sforzi.
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