27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
La crisi del debito

Moody's innesca nuove tensioni sui bond, dall'UE un coro di critiche

Lisbona cala di oltre 3%, giù anche Milano -2,44%, aumento gli spread sui bond tedeschi

ROMA - Come la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, l'ultima bastonata su un paese della periferia dell'area euro da parte di una agenzia di rating - il declassamento di Moody's dei titoli di Stato del Portogallo a livello di «spazzatura» - ha innescato una nuova ondata di indebolimenti sui mercati, ma stavolta ha anche scatenato una dura reazione da parte di vari paesi e delle autorità comunitarie. Il fatto è che la sparata è arrivata a freddo, in assenza di sviluppi di rilievo sul paese stesso, e giustificata da Moody's sulla base dell'ipotesi che dal 2013 il paese abbia bisogno di altri aiuti.

Il tutto inevitabilmente si è fatto sentire innanzitutto sulla Borsa e sul mercato dei bond del Portogallo, i cui rendimenti hanno segnato nuovi record, ma di riflesso si è fatto sentire anche sulle altre piazze europee, e in particolare Milano dove il Footsie-Mib ha chiuso con uno dei ribassi più pesanti, meno 2,44 per cento. La Borsa di Lisbona ha chiuso lasciando sul terreno oltre il 3 per cento, mentre le maggiori piazze del vecchio Continente hanno segnato cali più contenuti: Londra meno 0,35 per cento, Parigi meno 0,44 per cento, Francoforte meno 0,11 per cento. L'euro ha accentuato i ribassi a 1,4327 dollari.

La mossa di Moody'a ha ricreato tensione soprattutto nel settore dei bond, dopo che già lunedì gli allarmismi erano stati riattizzati dal monito di un'altra agenzia, Standard & Poor's che aveva avvertito che lo schema di contributo dei privati sui nuovi aiuti alla Grecia avrebbe potuto essere equiparato ad una insolvenza sui pagamenti. Su queste emissioni i rendimenti si muovono nella direzione specularmente opposta al prezzo, se il prezzo cala conseguentemente il rendimento sale, e sono una cartina di tornasole della percezione di rischio che sui mercati c'è in merito alla solvibilità di un paese.

Sui bond portoghesi a 10 anni di scadenza oggi i rendimenti sono schizzati quasi al 13 per cento, dal 10,755 per cento di ieri in chiusura. Di riflesso la tensione si è fatta sentire anche sui bond di altri paesi tra cui i Btp dell'Italia i cui rendimenti hanno risuperato il 5 per cento, mentre il divario (spread) rispetto ai rendimenti dei bund della Germania - che fanno da riferimento alle emissioni di tutta l'area euro - è risalito a 216 punti base, o 2,16 punti percentuali.