29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Nuovi scioperi in Grecia

Più vicino il «voto-cardiopalma» sul piano d'austerità greco

Parte l'iter urgente in Parlamento, la UE si muove su piano sostegni

ATENE - Mentre scatta oggi un nuovo sciopero generale la Grecia si muove spedita verso un voto cruciale del suo Parlamento sull'austerità supplementare pretesa dai partner europei per stanziare nuovi aiuti. E, in parallelo, l'Europa si muove verso un nuovo piano di sostegni. Una soluzione che, come chiesto dalla Banca dei regolamenti internazionali, risolva «una volta per tutte» questo trambusto di crisi sui debiti, che nascendo da un paese relativamente piccolo continua però a incombere su tutta l'area euro, se non sull'economia globale. E a tracciare la strada sembra essere una nuova proposta lanciata dalla Francia: un contributo volontario dei privati che si opererebbe con un parziale rinnovo dei titoli di Stato greci in scadenza, riacquistandone ma su una maturazione ben più lunga: 30 anni.

Si procederebbe al rollover del 70 per cento dell'ammontare dei bond in scadenza. Di questa quota poi solo un 50 per cento verrebbe effettivamente usato per il riacquisto di bond trentennali, il resto andrebbe a confluire in un meccanismo di garanzie sugli stessi bond greci. Una blindatura supplementare che chi ha elaborato la proposta spera eviti che dalle agenzie di rating scatti un giudizio di «credit event» sul tutto, ossia il paragonare lo schema a una insolvenza sui pagamenti. In parallelo questo contributi dei privati dovrebbe convincere anche i paesi più recalcitranti, vedi la Germania, a procedere con un nuovo pian o di aiuti che copra le esigenze del paese fino al 2014. Per allora ci sono in scadenza circa 76,5 miliardi di bond ellenici, secondo l'agenzia greca che gestisce il debito pubblico.

Oggi la questione ha fatto tappa anche a Roma, dove si sono svolte riunioni tecniche tra i rappresentanti delle banche e responsabili europei presso il Tesoro, l'Institute of International Finance, che rappresenta le banche ha parlato di progressi, mentre da Bruxelles la Commissione europea ha avvertito che ci sono due settimane di tempo per chiudere questa partita. Ma prima ancora bisognerà aver risolto quella del versamento di una nuova cruciale tranche sugli aiuti già previsti, senza la quale Atene finirà insolvente già a metà luglio. Unione europea e Fondo monetario internazionale hanno preteso che rafforzasse il suo programma di economie di bilancio per oltre 28 miliardi di euro da qui al 2015.

Ed è proprio su questa austerità extra che da ieri in Parlamento è iniziato un iter di discussione e voto accelerato, con l'obiettivo di ottenere il via libere entro fine mese. Questa è la premessa indispensabile affinché nella riunione straordinaria prevista il 3 luglio prossimo, l'Eurogruppo sblocchi circa altri 12 miliardi di euro di aiuti. In recupero oggi Borse e euro, mentre permangono tensioni sui titoli di Stato.

Con solo cinque voti di scarto a favore del governo socialista greco, appena rinnovato, e un contestuale sciopero generale contro l'austerità che inizia oggi, vi sono le premesse per tenere ancora sotto stress i nervi dei mercati, e creare di riflesso tensioni anche sui bond degli altri paesi. E infatti anche ieri, nonostante i recuperi delle Borse, è tornato ad allargarsi a nuovi massimi storici il divario di rendimento (spread) tra i titoli di Stato italiani, i Btp e gli equivalenti della Germania, i bund. Sulla scadenza decennale è arrivato a superare i 220 punti base, o 2,2 punti percentuali mentre l'allarmismo sulla Grecia tende a ripercuotersi sulle emissioni di tutti i paesi ritenuti più esposti sui conti pubblici, quindi anche l'Italia a riflesso del suo elevato debito-Pil.