24 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La crisi del debito | Grecia

Salgado: Speriamo di erogare nuova tranche prestito UE

Il Ministro spagnolo: «Modello Vienna» per coinvolgere i privati è una «soluzione ragionevole»

BRUXELLES - Il ministro spagnolo delle Finanze, Elena Salgado, arrivando alla riunione dell'Eurogruppo stasera a Lussemburgo, ha confermato stasera (o domani mattina) dovrebbe essere decisa l'erogazione della quinta tranche del prestito da 110 miliardi di euro ad Atene, concesso un anno fa dall'Fmi e dell'Eurozona, mentre continua la discussione sulla 'partecipazione dei creditori privati' allo sforzo finanziario per evitare il default della Grecia.
«Oggi quel che speriamo è di decidere l'erogazione della nuova tranche del prestito alla Grecia, che sarà di circa 13 miliardi di euro, di cui 1/3 a carico dell'Fmi e 2/3 a carico dell'Eurozona», ha detto Salgado ai cronisti.

Quanto al dibattito sul nuovo prestito, «fra le posizioni di alcuni Stati membri e della Banca centrale europea, la Spagna (le cui banche, al contrario di quelle francesi e tedesche, sono poco esposte nei confronti del debito greco, ndr) è più vicina alle posizioni della Bce, ma è disposta a lavorare per trovare una soluzione consensuale. L'11 luglio avremo un'altra riunione dell'Eurogruppo e dell'Ecofin: è ragionevole - ha osservato il ministro spagnolo - che si vada a quella data, se oggi continueranno a sussistere differenze» fra i ministri finanziari.

Sulla formula per la «partecipazione volontaria» dei creditori privati, Salgado ha confermato che fra i ministri si sta ipotizzando una soluzione sul modello del cosiddetto 'Accordo di Vienna', applicato con le banche in alcuni paesi dell'Europa dell'Est nel 2008-2009. In questo modo, ha spiegato, per i privati «si mantiene la sicurezza di percepire il rimborso dei bond, sebbene vengano prorogate le scadenze; e siccome gli interessi (percepiti per i vecchi bond, ndr) erano già alti, può essere ragionevole che continui volontariamente» il finanziamento da parte dei privati, rinnovando i contratti dopo la scadenza». Un punto da chiarire, secondo il ministro spagnolo, è se questa proroga volontaria per i titoli greci verrà decisa «banca per banca», oppure con una mediazione delle autorità nazionali dei diversi paesi che hanno delle banche esposte.

Comunque, non è necessario che sia coinvolta la totalità delle banche esposte: «quando si dice che la partecipazione è volontaria, non è ragionevole pensare che riguardi il 100% dei creditori privati, ma se c'è una media sufficiente si avrà il risultato», ha precisato Salgado. Quanto alla cifra del secondo prestito, questa dovrà rispondere, ha concluso, «alle necessità della Grecia per i prossimi due anni», per la parte che non sarà coperta «introiti delle privatizzazioni».