19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Domani decreto su fotovolatico a parere delle Regioni

Rinnovabili, Romani: Rivedremo la nostra strategia energetica

Lo ha spiegato Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico, rispondendo al question time alla Camera

ROMA - Il governo rivedrà la strategia energetica dopo il disastro alla centrale nucleare giapponese di Fukushima dando più impulso alle rinnovabili anche dopo lo stop al piano nucleare italiano sancito con il cosiddetto dl omnibus. Lo ha spiegato Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico, rispondendo al question time alla Camera.
«Il programma del governo di ritorno al nucleare fissato nel 2008 è stato superato dagli accadimenti di Fukushima, in risposta ai quali è stata tempestivamente decisa - ha spiegato Romani - prima una moratoria e successivamente, a causa dell'evolversi della situazione giapponese l'abrogazione dell'impianto normativo di ritorno all'atomo, ottenendo così lo stesso effetto di un eventuale esito abrogativo del referendum previsto».

«Non basta dire no al nucleare», ha detto Romani, per assicurarsi che anche l'Italia non sia «coinvolta nelle conseguenze di un incidente a una delle centrali poste sul territorio europeo». In questa settimana i contatti con gli altri paesi europei sono stati continui: «ci siamo inseriti in questo percorso al quale vogliamo contribuire con l'avvio della nostra Agenzia per la sicurezza nucleare». «Al tempo stesso l'emendamento approvato dal Senato e proposto dal governo al dl omnibus - ha spiegato il ministro - affida al governo il compito di predisporre la strategia energetica nazionale».

«Il sistema paese ha investito e investirà nelle energie rinnovabili», ha sottolineato Romani spiegando che il decreto sugli incentivi al fotovoltaico «sarà sottoposto domani al parere delle Regioni ed è frutto di un lungo complesso ed articolato confronto con le parti». Quanto alla strategia energetica nazionale è da «ridefinire alla luce di quanto accaduto e alla luce di quanto previsto all'emendamento al dl omnibus e che vedrà sicuramente un impulso alle rinnovabili, competitive grazie al nuovo sistema di incentivazione ma che dovrà tenere conto anche di altri temi come l'efficienza energetica, il risparmio energetico e il completamento delle reti intelligenti».