23 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Giappone

Il Governo di Tokyo assumerà il controllo di Tepco

Il Ministro del commercio: «Presto» una commissione per valutare aiuti. Se la partecipazione superasse il 50% equivarrebbe a una statalizzazione

TOKYO - Il governo giapponese ha intenzione di aiutare finanziariamente - con iniezioni di fondi pubblici o garanzie sul debito - la Tokyo Electric Power Co., meglio nota come Tepco (che gestisce la centrale nucleare di Fukushima danneggiata dal sisma/tsunami dell'11 marzo). Secondo il quotidiano Mainichi, l'esecutivo punterebbe ad assumere il controllo della società elettrica pur mantenendosi bene al di sotto del 50% del capitale.

«Se la partecipazione superasse il 50% equivarrebbe a una statalizzazione, ma non è quello a cui puntiamo» ha suggerito una fonte anonima del governo di Tokyo, citata dal quotidiano. La questione, come riporta l'edizione online del Wall Street Journal, è stata affrontata oggi in un'intervista a un portavoce della Nisa (Nuclear and industrial safety agency), Masayuki Sudo secondo cui «se il governo non prenderà una simile iniziativa sarà davvero dura per Tepco».

Il ministro del Commercio giapponese, Banri Kaieda si è limitato a confermare in conferenza stampa che il suo governo istituirà «presto» una commissione che prenda in esame le varie opzioni per il sostegno finanziario alla società, definendo le condizioni di quest'ultima «incerte». Da parte di Tepco, un portavoce ha suggerito che in questa fase i vertici aziendali hanno ben altro a cui pensare: «Stiamo ancora lavorando per riportare la situazione sotto controllo, quindi non è il momento adatto per considerare questi aspetti».

Tepco, la più grande utility privata al mondo, è uscita devastata - anche finanziariamente - dalla catastrofe naturale: per questo nei giorni scorsi ha iniziato a contrattare con le banche nipponiche per ottenere crediti di emergenza fino a 25 miliardi di dollari; negli ultimi venti giorni il valore della società è crollato di circa l'80%.