31 luglio 2025
Aggiornato 04:30
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Stefania Prestigiacomo: taglio alle rinnovabili, ma solo per sei mesi

Il Ministro all'Ambiente promette che dal 2012 riprenderanno i finanziamenti alle energie alternative

ROMA - «Nelle scorse settimane ci sono state le consultazioni con tutte le organizzazioni - ha detto il ministro Prestigiacomo - oggi c'è stato un ulteriore incontro tecnico ristretto con la conferenza Stato-regioni, credo che entro la prima decade di aprile concluderemo il lavoro e emaneremo un decreto ministeriale che dovrà rispettare quanto votato all'unanimità sia alla Camera sia al Senato e quindi salvaguarderà gli investimenti in corso». Il ministro ha precisato che laddove si parla di impianti messi in esercizio bisognerà intendere anche «impianti posati e non allacciati alla rete, il che consentirà di superare una serie di problemi che non dipendono da chi ha fatto l'investimento.

PRESTIGIACOMO: PER I PRIMI SEI MESI CI SARA’ UNA PICCOLA RIDUZIONE NEI FINANZIAMENTI - Per i successivi sei mesi occorre prevedere una riduzione molto lieve degli incentivi per non penalizzare gli investimenti in corso, quindi anche quelli programmati con il vecchio regime e non conclusi a fine maggio, poi dal 2012 si procederà con uno scalone degli incentivi senza fissare un tetto di megawatt annuali, ma con un tetto complessivo in milioni di euro fino alla fine degli incentivi».

ENTRO APRILE UN DECRETO PER L’ ENERGIA ALTERNATIVA - Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, garantisce che il governo emanerà entro la prima decade di aprile un decreto con le nuove regole sulle energie rinnovabili che prevederà un taglio degli incentivi «molto lieve» per i primi sei mesi e un successivo «scalone» a partire dal 2012. Lo ha detto durante la presentazione dell'intervento di bonifica dell'area ex Sisas nel milanese.

MAI COME ORA IL GOVERNO INTENDE SOSTENERE LE RINNOVABILI - Prestigiacomo ha spiegato che si tratta della flessibilità annuale già prevista nel modello tedesco, cioè «quella che tutti gli operatori ci hanno chiesto». «Mai come ora il governo - ha concluso il ministro - intende sostenere le fonti rinnovabili, ovviamente adeguando gli incentivi nazionali alla media europea che prima erano sovradimensionati. Dobbiamo evitare speculazioni e valorizzare la filiera senza che i fondi stranieri ne approfittino».