19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Settore vitivinicolo

Mercato del vino: frena anche la grande distribuzione

Calano le vendite del vino confezionato, ma crescono i vini a denominazione d’origine di fascia alta. L’anteprima della ricerca di SymphonyIRI per Vinitaly 2011

VERONA - Anche le vendite di vino nei supermercati nel 2010 risentono della contrazione dei consumi e confermano le difficoltà dell’intero mercato nazionale del vino. E’ quanto emerge dall’anteprima dell’indagine sulle vendite di vino nella Grande Distribuzione realizzata dall’istituto di ricerca SymphonyIRI Group per conto di Veronafiere, che verrà presentata a Vinitaly (Verona 7-11 aprile 2011, www.vinitaly.com).

Il dato totale delle vendite del vino confezionato (vino in bottiglia, da tavola e a denominazione d’origine, e vino brik) nel 2010 rispetto all’anno precedente è negativo, facendo segnare – 0,9% a volume (+ 0,4% a valore), vedi tabella 1 allegata.

Crescono, invece, le vendite delle bottiglie da 0,75 l. a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) che aumentano del 2,3% a volume ( e del 3% a valore). Ancor più significativo l’aumento delle vendite delle bottiglie a denominazione d’origine della fascia di prezzo da 6 euro in su, che mettono a segno un + 11,2% a volume ( e + 10,8% a valore).

«I dati sulle vendite di vino nella Grande Distribuzione non sono positivi – ha commentato Virgilio Romano Client Services Director di SymphonyIRI Group – possiamo parlare di una battuta di arresto rispetto alle speranze di fine 2009, ma lo scenario macroeconomico non ha aiutato. Va sottolineata, tuttavia, l’ottima performance dei vini a denominazione d’origine, specie quelli di fascia alta, a conferma della crescita registrata negli ultimi anni: gli italiani acquistano sempre più anche il vino di qualità nella distribuzione moderna, preferendo questo canale distributivo rispetto ad altri, e non rinunciano al piacere dell’acquisto dei vini tipici e di nicchia».

Ma la Grande Distribuzione può giocare un ruolo positivo per aiutare le cantine a superare l’attuale momento di stallo del mercato nazionale? Se ne parlerà nel convegno «Dalla vigna allo scaffale» che Veronafiere ha organizzato a Vinitaly l’8 aprile, cui parteciperanno esperti, produttori e distributori e dove SymphonyIRI presenterà la sua ricerca completa.
La ricerca di SymphonyIRI Group per Vinitaly indica anche quali sono stati i vini a denominazione d’origine più acquistati dagli italiani nel 2010 nel canale della Gdo, che è largamente il canale più consistente con più del 60% delle vendite totali del mercato.

Le classifiche, realizzate incrociando i dati relativi a tipologia di vino e territorio per i vini a denominazione d’origine in bottiglia, vedono il Chianti ed il Lambrusco dividersi il podio, col Chianti che vende di più a valore (più di 54 milioni di euro) ed il Lambrusco che vende di più a volume (più di 14 milioni di litri). Seguono il Nero d’Avola ed il Montepulciano d’Abruzzo (vedi tabella 2).

Interessanti novità si affacciano nella classifica dei vini «emergenti», cioè quei vini col maggior tasso di crescita nel 2010 rispetto al 2009: al primo posto il Pignoletto con + 24,8%, seguito dal «multi regionale» Syrah (+ 18,7%) e dal siciliano Inzolia (+ 16%). Va notato che compaiono in questa speciale classifica, assai indicativa per individuare i trend di consumo, vini che non erano in questa classifica l’anno scorso come Aglianico, Vernaccia, Cirò e Valpolicella (vedi tabella 3).