Rialzo tassi in arrivo ad aprile, euro scatta in avanti
Rischi inflazione da caro petrolio: «faremo il necessario»
FRANCOFORTE - Stretta sul credito in arrivo per famiglie e imprese di tutta l'area euro: oggi la Banca centrale europea ha confermato il costo del danaro al minimo storico dell'1 per cento, ma al tempo stesso il presidente Jean-Claude Trichet ha esplicitamente indicato l'orientamento a procedere ad un rialzo già dal mese prossimo. Una accelerazione che ha colto di sorpresa i mercati, che fino ad oggi si attendevano un possibile rialzo solo attorno a giugno, mentre molti analisti tendevano ad escludere manovre simili prima del terzo o perfino quarto trimestre. Il tutto ha proiettato al rialzo l'euro sul mercato dei cambi, fino a fargli raggiungere quota 1,3974 dollari nel pomeriggio.
La Bce rompe gli indugi rilevando «rischi sui prezzi» sbilanciati «al rialzo». I tassi di interesse sono il principale strumento con cui la banche centrali possono cercare di contrastare le pressioni sui prezzi. Si riflettono a cascata su tutti i prestiti concessi dalle banche commerciali a imprese e famiglie. Più 'costa' il credito, e quindi il danaro, più sono disincentivati i rincari sui prezzi e le rivendicazioni salariali. Il caro petrolio sta creando eccessive pressioni destabilizzanti e Trichet ha rilevato la necessità di esercitare una «forte vigilanza». Quest'ultimo è un termine chiave nel gergo della Bce, che in passato veniva regolarmente utilizzato un mese prima di procedere a rialzi dei tassi. Una stretta il mese prossimo è «possibile», ha poi rincarato Trichet, anche se «non è certa: dipenderà dall'evolversi della situazione, faremo tutto il necessario per garantire la stabilità dei prezzi, come previsto dal nostro mandato costitutivo».
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