Il «click day» è una «disperata lotteria»
Non darà risposte alle esigenze di famiglie e imprese. La Cia esprime forte preoccupazione. Serve una vera politica per l’immigrazione
ROMA - Il primo dei «click day», che alle 8 di questa mattina ha aperto il decreto flussi non stagionali, non sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di lavoratori stranieri espresso da famiglie e imprese. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale servono altri e più efficaci strumenti, ma soprattutto una nuova politica in materia di immigrazione.
Tale facile previsione -sostiene la Cia- si fonda sulla constatazione che il numero di lavoratori autorizzati con il decreto flussi non corrisponde alla situazione reale del Paese, dove -malgrado la crisi economica- la domanda di lavoratori immigrati è in costante crescita.
Il «click day» esaurirà in pochi minuti le quote autorizzate e questa -afferma la Cia- è una risposta inequivocabile a quanti, nelle more dell’emanazione di questo decreto, avevano incautamente chiesto il blocco dei flussi per favorire i disoccupati italiani.
La frustrazione di restare fuori quota sarà anche probabilmente accentuata dalla modalità del «click day», che fa assomigliare la procedura a una sorta di «disperata lotteria».
La Cia, comunque, è pronta con tutte le sue strutture a offrire un valido servizio a chi deciderà di tentare la sorte.
Tuttavia, resta ferma e costante l’azione sindacale della Confederazione per stimolare a livello nazionale un confronto sulle questioni dell’integrazione e del lavoro, nate dall’assenza di una vera politica per l’immigrazione.
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