Bce: sottotiro anche il debito sovrano di Italia, Spagna e Belgio
Trichet avverte: «Se necessario i Paesi più esposti devono ricorrere a manovre correttive»
FRANCOFORTE - Da novembre anche Italia, Spagna e Belgio subiscono tensioni sul debito sovrano. Lo afferma la Banca centrale europea, secondo cui «in dicembre e all'inizio di gennaio i differenziali di rendimento dei titoli di Stato a 10 anni dei paesi dell'area euro rispetto ai titoli tedeschi si sono lievemente ristretti, tranne che nel caso della Grecia. Nel mese, tuttavia, le tensioni nei mercati del debito sovrano dell'area sono rimaste elevate e, come in novembre, non si sono limitate soltanto a Grecia, Irlanda e Portogallo, ma si sono manifestate anche in altri paesi dell'area euro quali Spagna, Italia e Belgio».
MASSIMO IMPEGNO PER RISANARE DEBITO E DEFICIT - I Paesi europei devono risanare i conti pubblici con il massimo impegno, ricorrendo anche a manovre correttive se necessario. È il monito lanciato dalla Banca centrale europea, secondo cui, «vista la perdurante vulnerabilità alle reazioni avverse del mercato, i Paesi devono impegnarsi al massimo al fine di conseguire i propri obiettivi di disavanzo e condurre saldamente il rapporto debito-Pil verso un percorso discendente. Ove necessario, occorre definire e attuare prontamente ulteriori misure correttive, preferibilmente dal lato della spesa».
CI VOGLIONO STRATEGIE DI RISANAMENTO CREDIBILI - «Al tempo stesso - sottolinea la Bce nel bollettino mensile - tutti i paesi dell'area euro devono portare avanti strategie di risanamento pluriennali che siano ambiziose e credibili. Ciò contribuirà a rafforzare la fiducia nella sostenibilità dei conti pubblici, a ridurre i premi al rischio nei tassi di interesse e a migliorare le condizioni per una crescita solida e sostenibile».
«Ogni evoluzione positiva delle finanze pubbliche - conclude Francoforte - che possa verificarsi sulla scorta di fattori quale un contesto economico più favorevole delle attese, deve essere sfruttata per accelerare il processo di riequilibrio dei conti».
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