BCE: tassi inchiodati all'1%
Dal consiglio direttivo nessuna sorpresa. Ieri dalla Federal Reserve nuove manovre espansive, mentre in Asia aumenti tassi
FRANCOFORTE - I tassi di interesse nell'area euro restano inchiodati al minimo storico dell'1 per cento. Senza sorprese, è quanto ha deciso il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che tuttavia è tornato a riunirsi mentre Usa e Asia si muovono in direzioni opposte sulla politica monetaria. Ieri infatti la Federal Reserve ha annunciato un nuovo programma di acquisti di titoli di Stato americani, da 600 miliardi di dollari. Una manovra espansiva volta a sostenere la ripresa economica che si indebolisce. I giganti emergenti dell'Asia all'opposto stanno inasprendo le loro politiche monetarie - rialzi dei tassi sono stati decisi da Cina, India e altri Stati della regione - per contrastare la crescente inflazione.
Nell'area euro la ripresa rischia a sua volta di indebolirsi, mentre la disoccupazione resta elevata, con un nuovo massimo dal lancio della valuta unica al 10,1 per cento a settembre. Alcuni segnali di rialzo sono giunti dall'inflazione, che resta tuttavia inferiore al 2 per cento su base annua. In questo quadro la Bce ha stabilito che il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta all'1 per cento; il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all'1,75 per cento, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25 per cento. Sono a questi livelli da un anno e mezzo: dal maggio 2009.
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