Patto «annacquato», Berlino difende il compromesso
Secondo il Financial Times sono giunti commenti critici dalla BCE che vorrebbe sanzioni automatiche
BERLINO - La Germania difende il compromesso raggiunto con la Francia sull'inasprimento del Patto di Stabilità e di Crescita, il codice di condotta sulla disciplina di bilancio che sono chiamati a rispettare i paesi dell'Unione europea, mentre secondo il Financial Times dalla Banca centrale europea giungono alcuni commenti critici. E secondo il Wall Street Journal è un patto «annacquato» quello che sta uscendo dalle più recenti trattative. Invece di sanzioni automatiche, che secondo le proposte della Commissione Ue quasi immediatamente scatterebbero a carico di chi sgarra i parametri chiave, si profila una finestra di sei mesi in cui il paese 'incriminato' può approntare misure correttive.
In più l'ultima parola sulle multe resterebbe alla politica, sebbene con una maggioranza qualificata i governi manterrebbero un potere di veto. In una intervista al quotidiano tedesco Welt, Juergen Stark, che siede nel Comitato esecutivo della Bce, ha affermato che se confermata con queste caratteristiche la nuova versione del Patto rivisto «sarebbe ben lontana» da quanto proposto dalla Commissione. E Victor Constancio, vice presidente della Bce ha affermato che l'istituzione monetaria vorrebbe regole «più strette» e sanzioni «quasi automatiche».
- 31/08/2018 L'Argentina piange (ancora): peso a picco e tassi su del 60%. La ricetta neoliberista di Macri non funziona
- 17/05/2018 Cosa dicono quelli che dicono che non possiamo uscire dall’euro né cancellare il debito
- 16/05/2018 Cancellare una parte del debito: una proposta sacrosanta, che scatenerà l'ira dei mercati
- 10/05/2018 Argentina come la Grecia: dopo la speculazione, la troika del Fondo Monetario. Breve storia di un paese senza futuro